Lazio-Feyenoord, la vittoria contro gli olandesi entra nella storia

La seconda avventura della Lazio targata Maurizio Sarri in Europa League ieri sera è iniziata nel migliore dei modi con il 4-2 rifilato al Feyenoord. Allo Stadio Olimpico i primi avversari del Girone F sono stati annientati con un taccuino che al 28′ già segnava 3-0 grazie alle reti di Luis Alberto, Felipe Anderson e Vecino, quest’ultimo al 63′ addirittura calerà il poker.

Un dominio assoluto che avrà fatto sorridere Maurizio Sarri, unico tecnico italiano ad aver vinto la seconda competizione europea. La creatura di Piazza della Libertà sta prendendo forma, grazie anche all’aiuto di tre nuovi acquisti che stanno consolidando la loro presenza a Formello: Ivan Provedel, Alessio Romagnoli e Matias Vecino.

Lazio-Feyenoord, la vittoria contro gli olandesi entra nella storia
Felipe Anderson – foto rete

Il portiere è di fatto un play aggiunto, i suoi piedi alleggeriscono il compito dei difensori nella partenza dell’azione. L’ex Milan è già il leader del reparto, unicità rappresentata anche da un mancino chirurgico. Infine il mediano uruguagio con la sua doppietta avrà fatto fischiare le orecchie a Simone Inzaghi che lo scorso anno all’Inter lo considerava una sorta di desaparecido.

Alla prima in Europa “Lasciate ogni speranza, voi che entrate”: all’Olimpico non si passa

I biancocelesti, tra le mura amiche, alla prima in Europa League difficilmente tradiscono. Con il successo di ieri il bilancio non ammette discussioni: 25 vittorie, 4 pareggi e nessun ko.  In 16 recite si è trattato dell’esordio stagionale nelle coppe, come contro gli olandesi; in 12 casi della seconda partita, dopo l’esordio in trasferta; in una sola occasione era la terza sfida, perché nel 1999 il 2-1 alla Dinamo Kiev giunse dopo il trionfo nella Supercoppa vinta 1-0 a Montecarlo contro gli “invincibili” del Manchester United e l’1-1 a Leverkusen contro il Bayer nel battesimo in Champions League.

Lazio-Feyenoord, la vittoria contro gli olandesi entra nella storia
Manchester United-Lazio – foto rete

Al Foro Italico i ragazzi con l’Aquila sul petto sono un rullo: 76 gol fatti e 14 subìti. Il successo più largo: 6-0 al Rabotnicki in un playoff di Europa League nel 2011, risultato record nel continente. Quattro i pareggi: 2-2 Arsenal (1970), 1-1 Lens (’96), 1-1 Losanna (’98), 1-1 Dinamo Bucarest (2007).

Con il Feyenoord tre punti che valgono un secolo

La netta affermazione ai danni della compagine di Rotterdam vale l’undicesima vittoria consecutiva alla prima in Europa in casa, soprattutto certifica un traguardo nel palmares della Lazio: vittoria numero 100 nel vecchio continente. In principio fu il 19 settembre 1973, Lazio-Sion 3-0 con tripletta di Giorgio Chinaglia. Il sorriso numero 99 arrivò il 24 novembre 2021, sempre 3-0 ma questa volta a Mosca, ai danni della Lokomotiv.

Passando al pallottoliere, considerando la Coppa dei Campioni, la Champions League, la Coppa della Coppe, Uefa, Coppa delle Fiere, Intertoto, Europa League e Supercoppa Europea, questo lo score degli eredi di Luigi Bigiarelli in 221 sfide: 99 successi, 59 pareggi e 63 ko.

La Lazio con 84 gare, incluse sei di preliminari, è il sodalizio tricolore più presente in Europa League – la cui denominazione fa testo dal 2009/2010 – dietro solo al Villareal, a quota 94 e quest’anno “innocuo”, partecipando alla Confernece . Purtroppo i capitolini al massimo hanno raggiunto i quarti di finale: la prima volta con l’allenatore Valdimir Petkovic nel 2013, quindi con Inzaghi nel 2018.