Lazio, nella difesa di Sarri c’è solo un highlander | Quale giocatore non esce mai

Alla faccia di chi definiva Maurizio Sarri un avatar di Zdenek Zeman 4.0, la seconda stagione con il tecnico toscano sulla panchina vede una Lazio che in difesa non ha eguali. Dopo otto turni di campionato, in attesa di giocare stasera alle 20.45 al Franchi contro la Fiorentina, i biancocelesti hanno subìto solo cinque segnature, che unite ai 17 gol realizzati determinano un +12 di differenza reti.

Un “numerino” non irrilevante, perché se Immobile&Co in casa gigliata facessero bottino pieno, salirebbero a quota 20, raggiungendo Milan e Udinese ma proprio per il suddetto quoziente sarebbero terzi in classifica.

Lazio, nella difesa di Sarri c'è solo un highlander | Quale giocatore non esce mai
Lazio, nella difesa di Sarri c’è solo un highlander | Quale giocatore non esce mai

I capitolini trovano una squadra affamata, reduce dal 3-0 inflitto al Tynecastle di Edinburgo al Midlothian, vogliosa di tornare alla vittoria tra le mure amiche, successo che manca dal 18 settembre quando l’Hellas Verona fu sconfitto 2-0.
Nonostante sia l’unica affermazione casalinga stagionale – in realtà c’è una vittoria il 18 agosto nei playoff di Conference, 2-1 al Twente, un “prologo” – Biraghi&Co in casa hanno comunque fornito prestazioni importanti: in serie A hanno bloccato prima il Napoli (0-0), quindi la Juventus (1-1).; nei gironi di Conference da registrare il deludente 1-1 con il Riga.

Sarri vorrebbe un terzino sinistro ma intanto Marusic…

Lazio, nella difesa di Sarri c'è solo un highlander | Quale giocatore non esce mai
Marusic festeggia un gol

“Un sinistro naturale ci garantirebbe più spinta e più costruzione dal basso. Vediamo la situazione come evolve, però abbiamo fatto un anno con un destro a sinistra e ne possiamo fare un altro”: così parlava Sarri l 13 agosto alla vigilia di Lazio-Bologna, prima di serie A. Concetto ripetuto il 25 agosto prima di Lazio-Napoli, quando gli venne chiesto se il terzino sinistro avrebbe dovuto essere più simile a Lazzari.

“Non devo sceglierlo, c’è chi lo fa di lavoro perché devo farlo io? Penso alla partita in questo momento, sono preoccupato per voi, tra 4-5 giorni finisce il mercato, non so di cosa parlerete”, replica dai toni anche un po’ piccati. Mancino o non mancino, alla fine a sinistra l’erede di Inzaghi una certezza l’ha trovata: Adam Marusic.

Il montenegrino è lunico del reparto difensivo che nel massimo campionato ha giocato tutte le otto sfide dal primo minuto, senza uscire mai. Ben 720′, a cui aggiungere i 158′ di Europa League. Dietro Marusic per minutaggio c’è Provedel, 712′, mancano gli otto iniziali di Lazio-Bologna, in campo c’era Maximiano che venne espulso per un fallo di mano fuori area; il portoghese da allora non ha più visto il campo. Seguono Patric a 663′ e Lazzari a 558′.