Troppi mostri nella Lazio: “Impossibile giocare”. Meglio tornarsene a casa

L’ex biancoceleste parla del suo periodo alla Lazio. Tornato in Belgio dopo otto anni in Italia, il centrocampista ha speso parole bellissime nei confronti della sua ex squadra. Il classe ’97 ha anche parlato di Milinkovic-Savic e Luis Alberto. 

La Lazio di Maurizio Sarri si prepara all’importantissimo match che, domani alle 18.00, la vedrà affrontare, al Gewiss Stadium di Bergamo, l‘Atalanta di Gian Piero Gasperini. Un match, quello valevole per l’undicesima giornata di campionato in Serie A che, come spesso sottolineato in queste ore, mette in palio punti pesantissimi tanto per la corsa scudetto quanto per la zona Champions League.

Lazio, le parole dell'ex centrocampista.
Lazio, le parole dell’ex centrocampista dopo il ritorno a casa (LaPresse).

Da un lato, infatti, la Dea che punta ovviamente al successo per scavalcare in prima posizione il Napoli, impegnato in serata contro la Roma di José Mourinho. Dall’altro, i biancocelesti che, senza Immobile, che tornerà solo nel 2023, proveranno a conquistare i tre punti in palio per agguantare, a quota 24, proprio i bergamaschi i quali, in tal caso, assaporerebbero, per la prima volta in stagione, l’amaro gusto della sconfitta.

Kiyine: “L’esperienza alla Lazio non è stata un fallimento, ma…”

Della Lazio e della sua esperienza in Italia, ha parlato recentemente Sofian Kiyine. Stando alle notizie raccolte dal Corriere dello Sport, il centrocampista classe ’97 avrebbe rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano belga Nieuwsblad riguardanti il suo periodo alla Lazio e gli otto anni passati nel Bel Paese durante i quali ha indossato anche le maglie di Chievo, Salernitana e Venezia:

“La Lazio non è stata un’esperienza fallimentare per me. Al contrario, è stata un’esperienza in un club grande e prestigioso. I miei otto anni in Italia sono stati fantastici. La vita in Italia è semplicemente bella: buon cibo, bel tempo e tante cose divertenti da visitare”. 

Sofian Kiyine
Sofian Kiyine qui in azione con la maglia del Venezia (LaPresse).

Il 25enne marocchino ha quindi spiegato il motivo che lo ha spinto a lasciare l’Italia per tornare in Belgio, dove lo scorso settembre ha firmato un contratto quadriennale con il Leuven:

“In Italia, come detto, si vive bene, ma io lì ero solo. Invece adesso sono con la mia famiglia. Avevo delle offerte in Italia, ma dopo otto anni lì ho preferito tornare a casa. Avevo bisogno del conforto della mia famiglia, in particolare delle mie sorelle. Anche qui in Belgio ho ricevuto varie offerte, ma alla fine ho accettato quella del Leuven perché mi ha convinto il progetto della società”. 

E tra le motivazioni che lo hanno spinto a tornare in Belgio, Kiyine ha aggiunto anche la sua posizione in campo che, alla Lazio, è già occupata da mostri sacri come Milinkovic-Savic e Luis Alberto:

“Milinkovic-Savic e Luis Alberto giocano nel mio stesso ruolo da tantissimo tempo. Se hai davanti due così è difficile trovare spazio. Sarei potuto restare anche quest’anno, ma solo per stare in panchina. Anche per questo ho preferito andare via”.