Milinkovic-Savic: nuovo record. Ancora un appuntamento con la storia

Partirà nell’undici titolare contro il Feyenoord, Sergej Milinkovic-Savic, scenderà in campo però anche per entrare nella storia della Lazio. Contro la squadra olandese infatti potrebbe arrivare un importante record.

Feyenoord-Lazio sarà la partita di Sergej Milinkovic-Savic. Si è parlato tantissimo del serbo negli ultimi giorni, dalla possibilità di vederlo in campo, o meno, contro la Salernitana nella scorsa giornata di campionato, fino al giallo rimediato all’Olimpico che gli farà saltare il prossimo derby.

Sergej Milinkovic-Savic e Zaccagni festeggiano un goal
Sergej Milinkovic-Savic e Mattia Zaccagni esultano (foto LaPresse)

Maurizio Sarri dovrà fare a meno del suo sergente contro la Roma, dato di fatto incontrovertibile purtroppo, che però lo proietta tra i titolari nella delicatissima sfida di Europa League. I biancocelesti, così come gli olandesi, puntano alla qualificazione per il prossimo turno di coppa. Tutte e quattro le squadre del girone F sono ancora in corsa e tutto si deciderà questa sera.

Milinkovic-Savic:: il suo nome nella storia della Lazio

Serve una vittoria, sia per cancellare quanto accaduto con la Salernitana, ma anche per continuare a cullare ambizioni europee. Milinkovic-Savic giocherà titolare e con la fascia di capitano al braccio, proverà a caricarsi la squadra sulle spalle. Ma non solo, perché il serbo scenderà in campo anche per raggiungere un record storico nella storia della Lazio.

Sergej Milinkovic-Savic dà indicazioni ai compagni
Sergej Milinkovic-Savic, con la maglia della Lazio (foto LaPresse)

È il secondo straniero che ha fatto più goal, nella classifica all time tutta biancoceleste. Fermo a quota 63, davanti a lui ci sono Goran Pandev e Miroslav Klose, entrambi a quota 64. Un primato che il Sergente vuole fare suo, strappandolo sia al macedone, che al tedesco. Legando ancora di più il suo nome nella storia della Lazio.

Niente derby e la rabbia dopo l’ammonizione

Uno stimolo in più. Per fare bene a livello personale, ma anche per la squadra. Nel derby non ci sarà e in campo con la Salernitana dopo l’ammonizione non ha nascosto tutta la sua rabbia. Un’assenza pesante, anche per il calciatore stesso che avrebbe voluto giocare la stracittadina.

Sergej ormai non è più soltanto un idolo dei tifosi biancocelesti. È uno dei leader dello spogliatoio, punto di riferimento per i compagni più giovani e nonostante le tante voci sul suo futuro è legatissimo al club e alla città. Tante responsabilità a cui far fronte, ma il Sergente scenderà in campo con la voglia di rispondere “Presente”, ancora una volta.