“Piango troppo!”: Mourinho si confessa. “Se avessi giocato come Sarri…”

Sta per tornare in campo la Serie A, ma si continua a parlare tantissimo del derby. Anche José Mourinho non si è risparmiato sulla Lazio nella conferenza stampa prima della gara con il Sassuolo.

Non si mette di parlare del derby. Chi ha vinto continua a festeggiare e ‘il giorno dopo è sempre più bello’. L’ultima provocazione della Lazio, e dei suoi tifosi, è stata l’elezione di Stefan Radu a migliore in campo contro i giallorossi. Peccato che il romeno non sia nemmeno tolto la tuta nei 90’ di gioco. Ha rimediato un cartellino giallo per aver tolto il pallone da una rimessa laterale in favore della Roma.

Mourinho al fischio finale del derby
Mourinho e i calciatori della Lazio dopo la fine del derby (foto LaPresse)

Gesto che ha mandato in visibilio in tifosi biancocelesti e di conseguenza scatenando l’ira della controparte cittadina. Che ha distanza di giorni non smette di recriminare su quanto accaduto all’Olimpico domenica pomeriggio. Sulla stracittadina però è tornato anche Josè Mourinho e poco importa se la gara contro il Sassuolo a Reggio Emilia sia alle porte.

Mourinho e una Lazio troppo difensiva…

Tranne l’assenza di Dybala, il tecnico non ha dato altre spiegazioni per cui la sua squadra non sia stata in grado di costruire nemmeno una palla gol. Ma probabilmente il momento migliore è arrivato sul tipo di partita che la Lazio ha scelto di giocare. Una squadra più accorta e pronta a ripartire in contropiede. Decidendo di rinunciare al tanto chiacchierato Sarrismo, per lasciar spazio alla funzionalità. Contava vincere.

L’Atalanta ha giocato così, della Lazio neanche parliamo perché è stato un esempio fantastico. Hanno giocato in un modo che se avessi giocato io così mi avrebbero ucciso, ma l’importante è vincere”.

Mourinho e Sarri, abbraccio prima del derby
Josè Mouriho e Maurizio Sarri prima del derby (foto LaPresse)

Il paradosso è che la Roma gioca nello stesso identico modo da due anni a questa parte, dall’arrivo dello Special One. Affermazione quanto meno particolare, o per i più maliziosi soltanto l’ennesima frecciata, questa volta diretta a Maurizio Sarri dopo le parole su Igli Tare e la Conference League.

Lo Special One ammette il pianto

Poi il portoghese ha fatto il punto sugli infortunato e sul mercato della sua squadra e anche qui un altro ‘show’: “Sto piangendo tanto e non mi piace farlo, mi piace dire che tutti questi problemi hanno aperto la porta a Volpato a Zalewski lo scorso anno”. In questo caso, forse, si può parlare di ammissione di colpa.