In casa Lazio l’umore è alle stelle dopo le vittorie nel derby e contro il Monza. Maurizio Sarri, però, non riesce proprio a digerire una questione analizzata e criticata duramente negli ultimi tempi
La Lazio vola e, dopo la vittoria nel derby, è arrivato anche il successo nel turno infrasettimanale contro il Monza. A decidere la sfida contro i brianzoli ci ha pensato Luka Romero, il giovane argentino classe 2004 ha così siglato la sua prima rete in Serie A nonché la sua prima con la maglia biancoceleste.
I capitolini ora proveranno a fare risultato anche nell’ultima sfida prima del Mondiale. Domenica sera le aquile saranno di scena all’Allianz Stadium dove affronteranno la Juventus di Allegri. Un successo contro i bianconeri aumenterebbe il distacco di 5 punti e consoliderebbe il secondo posto alle spalle del Napoli.
Maurizio Sarri, in questi mesi, ha più volto criticato la scelta della FIFA di far disputare il Mondiale in Qatar che, di conseguenza, obbliga i maggiori campionati europei a fermarsi e riprende nel mese di gennaio.
Lazio, Sarri “contro” il Mondiale in Qatar: ha ragione?
Dopo la vittoria contro il Monza, ai microfoni di DAZN, il tecnico ha sottolineato: “Questa sosta è un insulto al calcio. Se qualcuno mi spiega il movimento qatariota cosa può dare al calcio, a parte a Paris Saint Germain e Manchester City che hanno proprietà riconducibili a quel Paese. Vai a taroccare tutti i campionati per fare un Mondiale. Per me è un insulto, con il calendario fatto fino adesso la sosta fa comodo a tutti. Le squadre stanno iniziando a lasciare un giocatore a partita” .
L’analisi di Sarri non è del tutto errata. Per la prima volta nella storia si disputerà un Mondiale in inverno e in campionati si fermeranno fino a gennaio. Circa 50 giorni di sosta in cui i club si alleneranno solamente. Il ritmo partita, inevitabilmente, verrà a mancare e la ripartenza a gennaio sarà a tutti gli effetti un’incognita.
Molte squadre, inoltre, nel mese di dicembre partiranno per un mini-ritiro, uno scenario del tutto inedito che, senza dubbio, creerà degli imprevisti come nuovi infortuni o situazioni particolari post-Mondiale.