Il calciatore non le manda a dire ai suoi detrattori. Convocato dalla sua Nazionale per l’imminente Mondiale in Qatar, il campione starebbe pensando di rifiutare la chiamata. Le motivazioni sono da non crederci.
All’inizio di Qatar 2022 manca ormai pochissimo. Ancora un weekend di campionati nazionali, poi sarà la volta della competizione più importante a livello di Nazionali. Una manifestazione, il cui inizio è fissato alle 19.00 (ore 17.00 in Italia) di domenica prossima, giunta alla sua ventiduesima edizione.
Un’edizione che inizierà con la sfida inaugurale tra i padroni di casa del Qatar, alla loro prima partecipazione a una Coppa del Mondo, e l’Ecuador che, invece, prende parte al Mondiale per la terza volta nella sua storia dopo le partecipazioni del 2002 e 2006.
Una competizione, quella che comincerà tra poco più di una settimana, che ha ovviamente già le sue favorite, tra le quali spicca sicuramente la Francia campione in carica che, inserita nel girone D insieme ad Australia, Danimarca e Tunisia, proverà a confermarsi per la seconda volta consecutiva sul tetto del Mondo come fecero al tempo l’Italia, campione nel 1934 e 1938, e il Brasile, campione nel 1958 e 1962.
Il Ct lo convoca, ma lui prende tempo: ore decisive per la presenza del fuoriclasse al Mondiale
In queste ore che precedono l’ultimo weekend di campionati, sono spuntate fuori alcune indiscrezioni che hanno davvero del clamoroso. Indiscrezioni che avrebbero per protagonista nientemeno che Kylian Mbappé il quale, stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport, avrebbe raccontato, alla rivista Sports Illustrated, le motivazioni che lo hanno spinto a rifiutare il trasferimento al Real Madrid per restare al Paris Saint Germain.
Un mancato trasferimento, come confermato dallo stesso classe ’98, sul quale ha giocato un ruolo chiave il presidente della repubblica francese, Emmanuel Macron:
“Ci sono state varie chiamate tra noi. Diversi colloqui a dicembre, gennaio, febbraio, marzo. Macron mi ha chiamato per dirmi quanto io sia importante in Francia e della possibilità che ho di fare la storia qui. Mi ha parlato dell’amore della gente. Gli ho detto che l’ho apprezzato”.
Il numero 7 del Paris Saint Germain, entrando nel dettaglio, ha quindi spiegato in maniera precisa cosa lo ha convinto a restare all’ombra della Torre Eiffel:
“Sarebbe stato più facile andare al Real Madrid, ma ho questa ambizione personale. Sono francese. Sono un figlio di Parigi e vincere qui è qualcosa di molto speciale. È come essere in grado di scrivere il tuo nome nella storia del tuo paese per tutta la vita”.
In conclusione, il 23enne parigino (compirà 24 anni il prossimo 20 dicembre), ha parlato di un problema, il razzismo, che gli reca tuttora non poco fastidio. Un problema che in passato lo ha addirittura indotto a pensare di dire addio alla Nazionale:
“Non posso giocare per persone che credono io sia una scimmia. Pensavo di non giocare più con la Nazionale. Poi mi sono preso del tempo per pensarci su con tutte le persone che giocano con me e mi sono convinto a continuare. Penso non sia un bel messaggio arrendersi quando le cose vanno male. Penso di essere un esempio per molte persone. Non ho lasciato la Francia perché è un messaggio per le nuove generazioni dire che siamo più forti di così”.