Sarri: “Siamo più affidabili ma ora la classifica non conta nulla”

La Lazio centra la seconda vittoria consecutiva, dopo la Roma nel 14° turno di campionato cade anche il Monza: all’Olimpico finisce 1-0 grazie ad un graffio mancino di Luka Romero al 69′. Prima rete per l’argentino che sfrutta al meglio le chance crescenti concessegli da Sarri e porta i capitolini al secondo tempo. Il tecnico biancococeleste ha commentato la gara ai microfoni di Dazn.

Recita non brillantissima dei padroni di casa che nei primi 20 minuti non trovano mai le distanze, gli ospiti in particolare sulla fascia destra spesso trovano spazio grazie a cambi campo di qualità dove Colpani si fa sempre trovare pronto. La prima svolta, un po’ fortunosa, al 13′ quando Colpani di destro serve Petagna, colpo di tacco dell’ariete che infila Provedel. Il Var vanifica tutto perché l’ex Napoli riceve la sfera con mezza falange in offside. La rete di Romero al 69′ arriva in un segmento di crescita dei biancocelesti. Basic lavora una bella palla sulla sinistra, cross in mezzo per Pedro la cui conclusione trova un Di Gregorio imperfetto, respinta centrale su cui Romero si avventa per l’1-0 definitivo. Ciliegina finale i cinque minuti più recupero disputati da Immobile che scalda i motori per Juventus-Lazio di domenica prossima.

I due tecnici si salutano prima di Lazio-Monza.
Il saluto a inizio gara fra Sarri e Palladino (LaPresse)

Sarri: “Sei gare in 18 giorni, ma se va bene ad assoallenataori e assocalciatori…”

Maurizio Sarri al termine di Lazio-Monza ha parlato ai microfoni di Dazn, di seguito l’intervista.

Risposta giusta della squadra in gare come queste che lei teme molto?
“Abbiamo fatto fatica per mezz’ora, sia mentale sia tattica, poi siamo cresciuti nella parte finale della prima frazione e abbiamo disputato un secondo tempo su buoni livelli. Oggi era una partita pericolosissima, messa tra Roma e Juventus. Era la sesta gara in 18 giorni ma Assocalciatori e Assoalenatori stanno tutti zitti, allora vuol dire che va bene a tutti”

Immobile spingeva per entrare anche prima?
“Anche io avrei voluto stare 3-0, però la partita ci ha portato ad avere un solo slot solo a 30 minuti dalla fine e non potevo bruciarlo”.

Il gigante e il bambino: Milinkovic e Luka Romero.
Milinkovic accarezza Romero (LaPresse)

Pensava di essere secondo in classifica: la squadra è già “troppo” matura?
“La classifica ora non ha alcun tipo di significato. C’è una capolista, poi sei squadre in tre punti. Con 24 gare da giocare la posizione ora non ha significato. Certamente ora sembriamo tenere meglio botta ed essere più affidabili”

Nella ripresa Luis Alberto e non Basic: perché?
“Perché in quel momento più che il bel piede mi serviva una sterzata di energia, Basic ce la può dare e Cataldi è in un momento molto positivo”.