Lazio sorridi: anche perdendo con la Juve resti in Champions

Juventus-Lazio stasera alle 20.45 chiuderà la quindicesima giornata del campionato, ultima prima della sosta per il mondiale con la serie A nuovamente in campo il 4 gennaio 2023. Biancocelesti secondi, una classifica che fino all’anno nuovo avrebbe comunque il sapore di Champions.

Lazio al momento seconda con il Milan a 30 punti, ma avanti per la differenza reti (+18 contro +13), la Juventus è a quota 28, battendo i capitolini salirebbe a 31, sorpassandoli.

Romero gioisce con Luis Aberto dopo il gol al Monza.
Romero abbraccia Luis Alberto dopo l’1-0 al Monza (LaPresse)

Squadre rimaneggiate stasera all’Allianz Stadium. Ospiti in attacco privi di Immobile, vittima solo ieri di una ricaduta alla coscia destra e di Zaccagni, out per una distrazione al polpaccio; stesso problema per Lazzari, mentre tra i centrali ancora assente Patric. Corposa anche la lista degli indisponibili tra i bianconeri: mancheranno Pogba, Vlahovic, McKennie, Kaio Jorgé, Mattia De Sciglio e Marley Aké.

Classifica: con un ko Lazio almeno quarta per gli scontri diretti

Una gara difficile stasera per Maurizio Sarri che però puà consolarsi: anche perdendo, mala che vada ripartirà il 4 gennaio dal quarto posto. Nello scenario peggiore, ipotizzando un rovescio contro la Vecchia Signora, il Milan che non perde con la Fiorentina e una vincente tra Atalanta e Inter che salirebbe a quota 30, i biancocelesti reterebbero almeno quarti, considerando gli scontri diretti vinti cone le due compagni nerazzurre (3-1 domestico all’Inter il 26 agosto; 2-0 a Bergamo il 23 ottobre).
Come ricorda Il Corriere della Sera, l’anno scorso Lazio ottava prima delle feste, dietro anche alla Fiorentina compresa, avendo fatto 31 punti in 19 giornate, ora sono 30 in 14.

Con Inzaghi in panchina si registra l'unica qualificazione diretta della Lazio in Champions.
L’ex allenatore della Lazio, Simone Inzaghi (LaPresse)

Da quando sono in vigore i tre punti per vittoria, Piazza della Libertà aveva fatto meglio solo tre volte: 32 punti nel 2017-18 con Simone Inzaghi, 31 nel 2002- 03 con Roberto Mancini e nel 1999- 2000 con Sven Goran Eriksson, stagione conclusa con lo scudetto del 14 maggio. Rispetto al tricolore del 1973-74, stesso score con 9 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte.

Con Inzaghi in panchina l’unico accesso diretto in Champions

L’ultima volta scartando i regali vicino al presepe i tifosi l’hanno passata nel 2019 con questo percorso virtuoso: 8 vittorie consecutive, che a gennaio diventarono 11, record biancoceleste; Lazio terza, con una partita in meno, a -6 da Inter e Juventus. Quel campionato Immobile&Co lo conclusero al 4° posto (Atalanta terza solo per gli scontri diretti a favore): resta l’unico piazzamento valso direttamente la Champions, preliminari esclusi, nelle ultime 22 stagioni dopo lo scudetto del 2000. Sarri certamente accetterebbe al buio, Lotito e Tare più di lui.