Amsterdam, la testimonianza di un romano presente: “Ma quale paura…”

Le parole di un romano, che da Amsterdam spiega: “La situazione è completamente diversa rispetto a quella che era stata dipinta”

Nel comunicato in cui spiegava il motivo che aveva spinto le autorità olandesi a vietare la trasferta ai tifosi della Lazio, la sindaca di Amsterdam parlava di “rischio concreto di ordine pubblico”, attaccando i tifosi della Lazio “per le loro simpatie di estrema destra e fasciste e per le loro espressioni antisemite e razziste”. Femke Halsema, ipotizzava rischi concreti legati all’arrivo dei tifosi biancocelesti, lasciando immaginare una situazione di emergenza.

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Amsterdam, la testimonianza di un romano presente: “Ma quale paura…” – Lalazio.com

Parole che non sono piaciute al presidente della Lazio Claudio Lotito, che prima ha espresso il suo parere con un durissimo comunicato rivolta alla prima cittadina olandese e che poi ha portato avanti la sua richiesta di rimborso per i tifosi che avevano pagato i biglietti dello stadio e per soggiornare nella capitale olandese. Le affermazioni del sindaco non hanno trovato gradimento neanche nella tifoseria dell’Ajax (ieri è stato esposto allo stadio uno striscione eloquente, dove si ricordava che “senza tifosi non è calcio”) e alla popolazione di Amsterdam.

Amsterdam, la testimonianza di un romano presente in città

“Siamo rimasti tutti stupiti quando abbiamo letto quelle parole” ha dichiarato Pierluigi Scarano, cittadino romano che si è trasferito da anni ad Amsterdam e che gestisce un ristorante italiano, molto conosciuto in città. “Ad Amsterdam si vive una situazione di grande tranquillità. Dire che gli olandesi sono terrorizzati dall’arrivo dei tifosi della Lazio è stata una delle tante bugie che girano in città”, ha confermato . Molti olandesi pensano che la trasferta dei tifosi della Lazio sia stata presa a pretesto per confermare l’operatività delle forze dell’ordine e delle autorità governative, dopo gli episodi di violenza accaduti in occasione di Ajax-Maccabi Haifa.

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Amsterdam, la testimonianza di un romano presente in città – Lalazio.com

Ma anche su questo episodio bisognerebbe fare chiarezza“, ha continuato Scarano. “La narrazione è stata diversa: in questa città, come in buona parte del mondo c’è un grande supporto della causa palestinese, confermato da bandiere palestinesi che sono ovunque. Questa cosa, dal mio punto di osservazione non è piaciuta ai tifosi del Maccabi, quando sono arrivati qui. In città c’è una forte presenza di persone musulmane. Che ha aumentato la tensione con i tifosi del Maccabi. La Curva dell’Ajax è gestita da tifosi di orgine marocchine. Ma non c’è stata nessuna caccia all’israeliano. Ci sono stati scontri, ma chi è arrivato qui per vedere una partita, non ha gradito il fatto di trovarsi in una città che aveva queste idee”, ha detto a Radio Olympia.

“I romani sono in città, ma la situazione è tranquillissima. E all’aeroporto non ci sono stati controlli particolari”

Gli scontri possono aver giustificato una presa di posizione così grande nei confronti dei tifosi della Lazio? “Si è trattato di una preoccupazione esagerata. Sembrava quasi che la città fosse preoccupata dall’arrivo dei tifosi della Lazio. Io gestisco un’attività pubblica e incontro centinaia di persone: conosciamo tanta gente che va allo stadio. Non c’è stata nessuna preoccupazione o allarme. Anzi, chi vive lo stadio, ha vissuto questo divieto con sorpresa. C’è stata una forte meraviglia e nessuno ha capito realmente il perchè non siano stati fatti entrare i tifosi da Roma. Non c’erano segnali di preoccupazione per questa partita. Nessuno aveva paura dei ‘cattivi tifosi della Lazio’. Tutto è stato esagerato”.

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“I romani sono in città, ma la situazione è tranquillissima. E all’aeroporto non ci sono stati controlli particolari” – Lalazio.com

I tifosi dell’Ajax sono rimasti quindi molto stupiti dalla scelta di vietare non solo l’ingresso allo stadio, ma addirittura l’entrata in città dei laziali. “Gli olandesi sono un popolo accogliente: chi cammina per strada ad Amsterdam si rende conto di quanti italiani, giovani, si sono trasferiti qui: le condizioni di vita purtroppo, sono imparagonabili a quelle che ci sono in Italia. Soprattutto dal punto di vista lavorativo. E poi fatemi aggiungere una cosa. Considerando il comportamento dei tifosi olandesi a Roma, forse sarebbe stato più logico evitare a loro di venire in Italia, non il contrario: non mi sembra che nessuno abbia pensato a questo”.

Stasera ci sarà la partita, per la quale erano stati venduti 2600 biglietti ai tifosi della Lazio. Molti hanno rinunciato, ma qualcuno (nonostante il comunicato del club che invitava a restare a Roma i tifosi), sono comunque arrivati in città: “So che ci sono molti italiani che sono venuti ugualmente qui. Io personalmente non li ho incontrati, ma da quello che so, molti li hanno visti. E naturalmente non è successo nulla. Anzi, posso dirvi una cosa: vivo a due passi dall’aeroporto e conosco praticamente tutti. Posso confermarvi che la situazione è tranquillissima: non è stata adottata nessuna misura particolare. Non abbiamo visto controlli eccessivi o situazioni diverse dal solito: gli italiani sono sempre i benvenuti. Si sono sempre comportati bene e concorrono all’economia della città”.

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