Quando mancano poche ore all’inizio di Ajax-Lazio, la stampa olandese è protagonista di un attacco clamoroso al patron della società biancoceleste. E l’ex terzino…
A poche ore da Ajax-Lazio, il canale olandese di Espn pubblica un lungo dossier dedicato alla società biancoceleste. All’interno del pezzo, oltre ai soliti stereotipi più volte pubblicati e legati al mondo della tifoseria laziale (definita razzista, con riferimenti ad alcuni episodi del passato), c’è un lungo focus dedicato al patron biancoceleste Claudio Lotito e nel quale il patron biancoceleste viene accompagnato da giudizi poco edificanti.

Nell’articolo vengono ricordati i successi cragnottiani, che hanno però lasciato debiti ingenti. “Con l’arrivo del nuovo proprietario Claudio Lotito – si legge nel dossier – la Lazio è riuscita a tornare ai fasti di una volta”. Ma la figura del presidente, secondo Esp, resterebbe controversa. “Lo scorso giugno, migliaia di tifosi si sono riuniti a Roma per esprimere la loro insoddisfazione nei confronti della dirigenza del club dopo una stagione deludente. L’oggetto diretto di questa protesta è il presidente e imprenditore Claudio Lotito”.
Braafheid, il razzismo e le parole su Lotito
Il patron della Lazio, che nelle ultime settimane si è esposto in prima persona contro le autorità olandesi dopo il divieto di ingresso ai tifosi, viene accompagnato da epiteti poco edificanti: nel pezzo, con troppa facilità, si parla di atteggiamenti “mafiosi”, da parte del numero uno del club. Ad essere interpellato è Edson Braafheid, terzino olandese che ha vestito la maglia della Lazio dall’estate del 2014 al giugno del 2016. Braafheid prima parla della tifoseria della Lazio e viene coinvolto sui buh razzisti. “In realtà non ho mai notato nulla verso di noi: nei confronti dei propri giocatori i tifosi della Lazio sono stati di grande supporto”. Ma il terzino ricorda un precedente: “Quando abbiamo giocato il turno preliminare di Champions League contro il Bayer Leverkusen nell’estate del 2015, la folla si comportava in un certo modo nei confronti dei giocatori di colore. Sentivo i famosi ululati che ricordavano gli animali della giungla. Quello è stato l’unico momento in cui h pensato che le cose non andassero bene”.

Quando a Braafheid viene fatto il nome di Lotito, prima scoppia a ridere e poi spiega: “E’ un uomo che in Italia ricopre un certo ruolo. si nota quando è soddisfatto e quando non lo è. E quando è arrabbiato lo dimostra in modo drammatico”. L’ex terzino ricorda un episodio: “Era il primo anno. Sotto la guida di mister Stefano Pioli abbiamo avuto una serie di partite in cui non ci siamo comportati bene. Ci stavamo preparando un giorno prima della partita. Mentre ci stavamo allenando, Lotito è entrato in campo con le sue guardie del corpo. Ha detto: Ragazzi, Ragazzi, venite e unitevi intorno a me”.
Lazio, een club met een rijke geschiedenis, die de erfenis draagt van bizarre incidenten onder leiding van een maffia-achtige voorzitter🧐
— ESPN NL (@ESPNnl) December 12, 2024
Il discorso è stato chiaro: “Se non ci saranno miglioramenti, andrete tutti in ritiro in montagna: senza telefono e senza internet”. La Lazio, la domenica successiva venne sconfitta e Lotito fu di parola. L’aver mandato la squadra in ritiro, è stata giudicata da Espn come “una punizione mafiosa”: “Non abbiamo nemmeno avuto il tempo di cambiarci. Saliamo sull’autobus. Una settimana in un campo di allenamento lontano da Roma, fino a quando non abbiamo ottenuto un altro buon risultato. A un certo punto, è durato due settimane. È stata un’esperienza mai vista”. Poi la stoccata finale. Espn attribuisce queste parole a Braahfeid, con un virgolettato eloquente: “Nessuno è abbastanza forte da andare contro Lotito. E’ davvero come un o di quegli uomini che si vedono nei film di Mafia”.
L’ambasciatore italiano difende Lotito: lettera durissima
L’articolo ha scatenato la reazione dell’ambasciatore italiano nei Paesi Bassi, che ha scritto una lunga lettera al Direttore del sito che ha pubblicato l’articolo: “Gentile Direttore, In qualità di Ambasciatore d’Italia nei Paesi Bassi, desidero esprimere il mio disappunto per le espressioni utilizzate nell’articolo di Alain van Hilten pubblicato l’11 dicembre 2024 sul Suo giornale, dal titolo «Avversario dell’Ajax, Lazio: gigante romano dall’ombra nera». L’ambasciatore risponde al dossier nel quale la Lazio veniva descritto come “un club dalla ricca storia, che porta l’eredità di bizzarri incidenti guidati da un presidente di stampo mafioso”.

Le parole dell’ambasciatore sono chiare: “Trovo profondamente inappropriato e offensivo l’uso del termine «mafioso» in riferimento al Presidente della Lazio, Claudio Lotito, Senatore della Repubblica Italiana. La criminalità organizzata – sottolinea Novello – è una piaga che ha causato innumerevoli vittime e sofferenze in tutto il mondo, come testimonia sia l’esperienza Italiana che quella olandese. Descriverla con superficialità equivale a sminuire la lotta coraggiosa e continua di chi, in Italia, nei Paesi Bassi e altrove, dedica la propria vita a contrastare questo fenomeno. Italia e Paesi Bassi sono partner nella lotta contro la criminalità organizzata, operando anche congiuntamente attraverso agenzie europee come Europol ed Eurojust, con sede proprio a L’Aia. I nostri Paesi condividono un impegno comune che merita rispetto e comprensione», aggiunge.
“Usare il termine «mafioso» in connessione con il Presidente della Lazio, Claudio Lotito – insiste l’ambasciatore -, non è solo un’insulto ad un Senatore della Repubblica italiana: è una dimostrazione di ignoranza dei fatti e, soprattutto, una mancanza di rispetto per tutte le persone che in Italia, nei Paesi Bassi e in tanti altri Paesi, combattono ogni giorno contro la criminalità organizzata. Mi farà molto piacere incontrarla appena possibile e approfondire quanto Le scrivo. La prego di pubblicare questa mia lettera nel suo giornale”, conclude Novello.