L’esterno biancoceleste ancora una volta ha fornito una prestazione maiuscola, un inizio di 2025 da urlo e sotto gli occhi di Spalletti
Non è un leader carismatico, pochi gli riconoscono questa dote, ma sta diventando, e probabilmente lo è già a tutti gli effetti, il leader maximo tecnico della Lazio. Baroni gli aveva affidato il compito di prendere per mano la squadra in un campo tosto, rovente e complicato come San Siro e lui ha obbedito. Mattia Zaccagni è stato tra i più bravi nella meravigliosa e pazza notte di Milano, dove la Lazio ha avuto ragione del Milan dopo tanto tempo. Una vittoria fondamentale e un successo che dà convinzione e consapevolezza a una squadra alla continua ricerca di sé stessa. E può essere molto più forte di quello che dice la classifica, lo pensa l’allenatore e lo pensa anche Zaccagni.

Mattia è un ragazzo come tutti, normale, educato e per bene, il classico bravo ragazzo. Non è uno che caratterialmente si mette a discutere o a portare avanti tesi sindacali per la squadra. E’ un capitano diverso dal solito, è uno dei più anziani e da qualche tempo a questa parte è anche più rispettato del solito, soprattutto per quello che sta facendo vedere in campo. Dai la palla a lui e si inventa qualcosa per risolvere la situazione o sbrogliarla. A San Siro era sempre nel posto giusto e nel momento giusto. Appena c’era la possibilità di prendere il pallone e avere le responsabilità, eccolo che arrivava, prendendo il pallone e inventando.
Vicino al record: Baroni e Spalletti gongolano
Da gennaio è scattato qualcosa nella testa di Mattia. Un inizio di 2025 da urlo, con 3 gol e 4 assist nelle ultime 7 partite e ogni volta che ha segnato la Lazio ha sempre vinto, mentre è stato decisivo con gli assist, come quello illuminante per Dia per il pareggio col Napoli verso la fine della gara. Un campionato che sta ricalcando quella della sua seconda stagione dove fece 10 reti in campionato e 10 assist totali in tutte le competizioni. E adesso sta marciando con un ruolino impressionante perché è già in doppia cifra in generale con 8 reti in campionato e 2 in Europa League, con 6 assist in serie A e uno per parte in Europa e in Coppa Italia, con un totale di 10 reti all’attivo e 8 assist.

Numeri importanti che l’hanno fatto diventare il vero leader tecnico della squadra. Numeri che hanno consentito alla Lazio di riprendersi e restare in scia del piazzamento in Champions League, nonostante le difficoltà della rosa degli ultimi due mesi. E con tutti questi dati e statistiche da favola, ha anche fornito prestazioni di livello, solo a Venezia ha lasciato a desiderare come del resto tutta la squadra. Un cammino che gli ha consentito di essere messo nel “mirino” di Luciano Spalletti che, qualche settimana fa, tramite i suoi collaboratori aveva pre-allertato Mattia per la gara di Nation League con la Germania, ma a San Siro il ct azzurro, presente suglia spalti, ha potuto constatare con i suoi occhi quanto di buono sta facendo Zaccagni. Oltre a consacrarsi con la Lazio vuole fare lo stesso anche con l’Italia. Lui, Mattia, ci tiene tantissimo.