I fatti, le gare, i momenti più intensi e i personaggi che si sono messi in evidenza nella storia della Lazio il 4 aprile: la storia di una dolce sconfitta in un derby, e di una gara condizionata dai torti arbitrali
Tra pochi giorni la Lazio salirà in Norvegia per affrontare il Bodo Glimt, gara valida per l’andata dei quarti di finale di Europa League. I biancocelesti saranno chiamati ad offrire una prestazione di livello, per proseguire il cammino europeo e raggiungere le semifinali di una competizione europea. Traguardo che i biancocelesti non ottengono dal 2003, quando la squadra allenata da Mancini, venne battuta nel doppio confronto dal Porto di Mourinho.
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Negli ultimi anni la squadra biancoceleste ha giocato per due volte i quarti di finale di Europa League: nel 2018, quando venne sconfitta dal Salisburgo e nel 2013, quando a passare fu il Fenerbahce. La gara d’andata dei quarti di finale di Europa League tra i turchi e i biancocelesti si disputò il quattro aprile del 2013 e viene ricordata ancora oggi per una serie di torti arbitrali clamorosi: che danneggiarono i biancocelesti.
4 Aprile 2013, Collum condanna la Lazio
La Lazio venne sconfitta 2-0 nella gara d’andata: un risultato che risultò decisivo per il passaggio del turno dei turchi. La sfida fu condizionata da una lunga serie di torti arbitrali perpetrati ai danni degli uomini di Petkovic (che un mese più tardi si aggiudicherà la Coppa Italia sconfiggendo in finale la Roma): tutto inizia nel primo tempo, con Ederson, centrocampista brasiliano della Lazio, che si avventura in area avversaria e viene steso nettamente da Topal. E’ un rigore solare, sul quale l’arbitro sorvola.

Nella ripresa lo show continua: prima Collum espelle frettolosamente Onazi per doppia ammonizione (il secondo giallo decisamente severo), lasciando la Lazio in dieci uomini, poi regala un calcio di rigore al Fenerbahce, punendo un tocco involontario di mano di Stefan Radu su colpo di testa di Erkin. I due calciatori erano praticamente attaccati. Nel finale poi arriva il capolavoro: Mauri anticipa nettamente Gonul, rubandogli il pallone: Collum fischia fallo (assurdo), ammonisce Mauri (che era diffidato e salterà il ritorno) e regala al Fenerbahce la punizione che porterà al raddoppio: una serie di sviste incredibili, che hanno punito la squadra biancoceleste, togliendole la passibilità di sperare nella semifinale.
Una sconfitta dolcissima in un derby
Il 4 aprile del 2016 la Lazio di Simone Inzaghi viene battuta dalla Roma di Spalletti 3-2 nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. Ma si tratta di una sconfitta indolore, quasi dolcissima per i biancocelesti, che forti del successo 2-0 della gara d’andata, passano il turno e volano in finale. Nella gara di ritorno i biancocelesti sono stati per lunghi tratti padroni del gioco: hanno sbloccato il risultato con Milinkovic Savic e dopo aver subito il pareggio da El Shaarawy, hanno trovato la rete del 2-1 con Ciro Immobile.

L’attaccante biancoceleste, servito alla perfezione da Milinkovic, si è involato verso Allison e lo ha battuto con freddezza da sottomisura, volando poi a festeggiare sotto la Curva Nord. La Lazio ha quindi ipotecato il passaggio del turno e forte del grande vantaggio, ha rallentato nel finale, consentendo alla Roma di ribaltare il risultato con una doppietta (utile solo alle statistiche) di Salah.
Pioli batte Zeman: vittoria sfumata a Torino
Il 4 aprile del 2015 la Lazio di Stefano Pioli vince in trasferta sul campo del Cagliari, guidato da Zdenek Zeman, con un netto 3-1: un successo che permette ai biancocelesti di volare verso il terzo posto in classifica. A decidere la sfida sono i gol di Miroslav Klose, Biglia (su calcio di rigore) e Marco Parolo, nel finale. “La Lazio è la squadra migliore del campionato”, sentenzia il tecnico boemo a fine partita. Decisamente più forte della Roma”. Le due squadre capitoline si giocheranno il secondo posto fino al termine della stagione.

Il 4 aprile del 1993 invece, la Lazio di Dino Zoff sfiorò un successo prestigioso e meritato sul campo del Torino. Senza il bomber Beppe Signori, fermato da un problema fisico, i biancocelesti sbloccano il risultato con un gran gol di Aron Winter, che insacca un bolide sotto l’incrocio dei pali, battendo il futuro numero uno della Lazio Marchegiani: ad un minuto dalla fine però, arriva il pareggio dei granata, firmato da Vincenzino Scifo.