Restano quattro partite alla fine del campionato e la Lazio è chiamata a vincerle tutte per sperare di centrare un piazzamento che valga una competizione europea nel prossimo anno
Bastava tornare a vincere finalmente in casa contro il Parma nel posticipo di lunedì scorso per avere il destino nelle proprie mani. Invece l’ennesimo pareggio interno non soltanto ha rallentato la corsa dei biancocelesti, ma ha ridotto anche le possibilità di centrare un piazzamento che valga una manifestazione europea nel prossimo anno. Zaccagni e compagni dovranno fare bottino pieno o quasi nelle quattro partite che restano da giocare fino alla conclusione del campionato.
Sono sette le squadre impegnate nella volata europea, ma i posti a disposizione sono soltanto 4 e quindi qualcuna rimarrà sicuramente fuori. Dall’Atalanta, attualmente terza in classifica con 65 punti, al Milan, a quota 54, tutte ancora possono ambire a conquistare la ribalta europea nella prossima stagione. La finale di Coppa Italia tra il Bologna e il Milan inoltre potrebbe anche togliere un ulteriore posto a disposizione.
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A Empoli per vincere
Archiviata la rabbia e la delusione per il pareggio interno contro il Parma, adesso la Lazio deve vincere assolutamente a Empoli la prima delle quattro partite per coltivare ancora speranze europee. Servono 12 punti o comunque almeno 10, ma battendo la Juventus nello scontro diretto, per poi mettersi lì a fare i calcoli e vedere cosa è accaduto negli altri scontri incrociati che il calendario riserva anche a tutte le altre contendenti. Baroni sarà chiamato anche a delle scelte precise, la strana partita giocata per 70 minuti dai cosiddetti titolari ha lasciato davvero molto a desiderare, tanto che il mister toscano questa volta è intenzionato a ritoccare qualcosa nell’undici inziale, sia dal punto di vista dei nomi che scenderanno in campo sia nell’atteggiamento tattico.
E’ impensabile che questa squadra debba per forza prendere gol ogni sacrosanta partita! Qualcuno riposerà per lasciare spazio a chi indubbiamente è più fresco perchè ha meno minuti nelle gambe, poi ci saranno da valutare attentamente le diffide che pendono su alcuni giocatori, che potrebbero compromettere la formazione da schierare nel match spareggio contro la Juventus di sabato 10 maggio.
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Fuori Rovella e Dia
Una squadra più equilibrata che possa comunque avere la meglio del disperato Empoli che dovrà assolutamente provare a fare l’impresa contro la Lazio per coltivare ancora speranze di salvezza. Rovella, Zaccagni e Isaksen sono diffidati e da questo dato partirà Baroni per scegliere gli uomini giusti. Probabilmente al centrocampista ex Juventus questa volta toccherà partire dalla panchina e lasciare spazio al marocchino Belahayne, che già a Bergamo ha fatto vedere di essere in forma. Potrebbe avere un turno di riposo anche Dia che contro il Parma è sembrato abbastanza in difficoltà a legare il gioco e poi riempire l’area di rigore.
Al posto del senegalese Baroni sta pensando di riproporre Dele Bashiru che in determinate partite si è dimostrato molto utile nel dare peso e sostanza al centrocampo senza disdegnare le sue consuete sortite offensive, come accaduto in occasione del gol vittoria di Isaksen contro l’Atalanta. Chance anche per Vecino in ballottaggio proprio con il nigeriano. L’eterno Pedro partirà ancora dalla panchina pronto a togliere eventualmente le castagne dal fuoco come accaduto già troppe volte in stagione. Zaccagni e Isaksen, nonostante la diffida pendente saranno gli esterni d’attacco con Castellanos punta centrale. Mandas ancora titolare tra i pali, in difesa si andrà sul sicuro con Marusic, Gila, Romagnoli e Pellegrini a sinistra.