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Accadde oggi 1 maggio: una vittoria che lancia la Lazio al terzo posto

Le gare, i momenti più significativi e i personaggi che si sono messi in evidenza il 1 maggio nella storia della Lazio. Il racconto di una vittoria prestigiosa

I Mondiali statunitensi organizzati nel 1994, hanno imposto ai club italiani di chiudere in largo anticipo il campionato 93-94. L’ultimo turno di un torneo equilibrato e che ha celebrato il terzo scudetto del Milan targato Fabio Capello, si è disputato il primo maggio del 1994.

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Accadde oggi 1 maggio: una vittoria che lancia la Lazio al terzo posto – Lalazio.com

Il giorno in cui il mondo dello sport e dell’automobilismo piange la morte di uno dei piloti più amati dai tifosi: Ayrton Senna, che perde la vita nel corso del Gran Premio di San Marino ad Imola. Al termine di un weekend devastante e che aveva visto anche la scomparsa di Thomas Ratzenberger e un bruttissimo incidente al brasiliano Ruben Barrichello.

1 maggio 1994, Lazio corsara a Genova

Nello stesso giorno la Lazio ha affrontato e sconfitto a Genova la Sampdoria di Sven Goran Eriksson, Roberto Mancini, Attilio Lombardo e Vladimir Jugovic (che negli anni successivi si trasferirono nella capitale). Per gli uomini di Zoff si è trattato di un successo prestigioso e di grande importanza, che ha permesso alla Lazio di chiudere la stagione al terzo posto, a pari merito con gli stessi doriani. Un anno importante, che ha visto la conferma di Beppe Signori, che dopo i ventisei gol segnati la stagione precedente (e nonostante abbia saltato una decine di partite per infortunio), ha bissato il successo nella classifica dei marcatori, segnando ventitre gol in ventiquattro gare.

1 maggio 1994, Lazio corsara a Genova – lalazio.com – LA PRESSE FOTO

La sfida contro la Sampdoria è stata bella, divertente e per certi versi rocambolesca. La Lazio sblocca il risultato con Casiraghi, ma si vede raggiungere da una sfortunata autorete di Gigi Corino. Nella ripresa, Doria in vantaggio con Lombardo e pareggio biancoceleste firmato da Casiraghi (tiro deviato da Dall’Igna). Nel finale accade di tutto: in sei minuti Signori porta in vantaggio la Lazio, Bertarelli pareggia per i padroni di casa e il bomber di Alzano Lombardo realizza la sua doppietta personale, chiudendo il match sul 4-3.

Inzaghi batte il suo “maestro” Mancini

Il primo maggio del 2016, la Lazio (che da poche settimane ha esonerato Stefano Pioli, affidando la panchina biancoceleste a Simone Inzaghi, promosso dalla squadra Primavera) affronta e batte l’Inter di Roberto Mancini, ex compagno di squadra del tecnico piacentino. I due sono stati accumunati da una storia simile. Hanno giocato e vinto insieme lo scudetto da calciatori della Lazio (fu proprio Mancini a suggerire a Cragnotti l’acquisto di Simone Inzaghi, dopo la cessione di Vieri), hanno entrambi esordito in serie A sulla panchina dei biancocelesti vincendo almeno un titolo (una Coppa Italia per Mancini, come Inzaghi, che ha anche portato a casa due supercoppe italiane) e sono poi passati all’Inter: club con il quale hanno entrambi vinto un titolo.

Inzaghi batte il suo “maestro” Mancini – lalazio.com – La Presse foto

La sfida del primo maggio del 2016 si è conclusa con la vittoria della Lazio di Inzaghi per due reti a zero. Una sfida dominata dai biancocelesti, che hanno sbloccato il risultato con Miro Klose (bellissimo gol con un pallonetto sull’uscita del portiere) e chiuso la gara con un calcio di rigore trasformato da Antonio Candreva. Il primo big match portato a casa da Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio. Ne seguiranno molti altri…

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