Da quando Baroni ha fatto il cambio al vertice della porta, la Lazio ha tratto diversi benefici grazie al giovane portiere che si sta imponendo
Niente è facile nella vita. Ogni piccolo passo in avanti va conquistato e meritato, nel calcio poi tutto aumenta a dismisura. Se poi di mestiere fai il portiere, allora tutto diventa ancora più complicato anche perché è l’unico ruolo dove in un secondo si può andare dalle stelle alle stalle e viceversa. E con una velocità disarmante. Lo sa bene il giovane portiere Christos Mandas, probabilmente, uno dei guizzi più importante, se non proprio il più importante della Lazio targata Fabiani. E’ il suo fiore all’occhiello, un giovane portiere scovato nell’Ofi Creta di cui nessuno aveva sentito parlare e prelevato a pochissimo, nemmeno 600.000 euro per il cartellino e una piccola percentuale sulla valorizzazione.

Arrivato come sconosciuto nell’estate del 2023 per fare il terzo portiere, poi Provedel si fa male, ma la fiducia nel secondo non era così alta, quindi eccolo che entra con l’Udinese un minuto. Debutta con Sarri, ma è Tudor che gli dà fiducia e lo fa volare prima contro la Juve e poi nel derby con la Roma. Due gare di fuoco dove è riuscito a superarle indenne e a fare anche ottime prestazioni. Da quel momento tutti si sono resi conto che il giovane portiere non era solo valido, ma ci si poteva lavorare sopra alla grande.
Con Baroni il salto, ora Mandas è il futuro
Il suo ingresso al posto di Provedel è stato ottimo, tanto che Baroni, che aveva deciso di alternarli in qualche modo, lungo il cammino e lungo le partite, ci ha ripensato perché il giovane portiere greco non solo era in gran forma, ma ha dimostrato di essere un portiere e un giocatore in stato di grazia e non voleva rompere la magia del momento e della sicurezza che aveva trovato la squadra nel reparto arretrato. Ora però, proprio per il ruolo che sta avendo, ha cercato di dare una carica speciale ringraziando i tifosi e cercando di far capire che la Lazio è una famiglia e che bisogna ripartire alla svelta.

Da quando il 6 aprile è entrato in campo con la maglia numero uno nella gara con l’Atalanta, non è più uscito. Mandas si è preso i galloni del titolare con merito salvando la porta in più di una circostanza, come a Venezia che ha evitato alla Lazio la figura più assurda, come perdere contro una delle ultime in classifica. Ma non solo. E’ stato bravo anche in Europa League e nel derby, ma anche a Marassi col Genoa. Ora le sue parate diventeranno decisive anche per andare in avanti e sognare un piazzamento europeo da sogno.