Chi si aspettava importanti novità tattiche, è rimasto deluso. Contro l’Empoli, dieci/undicesimi di formazione sono certi. Il tecnico Baroni si trascina solo un dubbio
Ad Empoli per cercare la vittoria e provare a sfruttare gli scontri diretti che andranno in scena in questo weekend. La Lazio prova a ritrovare il successo e ad accantonare il mezzo passo falso contro il Parma. In vista della trasferta sul campo dell’Empoli, lunch match delle 12.30 di domenica undici maggio, il tecnico biancoceleste Marco Baroni tornerà ad affidarsi alla squadra che gli regala più garanzie.
LEGGI ANCHE: EMPOLI – LAZIO, BARONI SI TRASCINA DIVERSI DUBBI: DUESENATORI RISCHIANO IL POSTO
I dubbi che lo avevano circondato alla vigilia, sono stati accantonati. Il tecnico ha pensato seriamente di presentarsi ad Empoli con un atteggiamento più prudente, derogando al classico modulo che prevede l’utilizzo di quattro attaccanti (due esterni offensivi e un centravanti alle spalle della punta centrale) e soli due centrocampisti. L’allenatore della Lazio era stato tentato dall’idea di inserire un centrocampista tra i tre trequartisti che si muovono dietro il centravanti. Un esperimento che aveva testato anche a Bergamo e contro la Roma, quando era stato schierato Dele Bashiru.
La scelta di Baroni: ad Empoli con i titolari
E che aveva portato la Lazio ad ottenere due risultati positivi. Una scelta che sembrava sposarsi con la necessità di trovare un assetto più equilibrato, che permettesse alla difesa di essere meno sottoposta agli attacchi avversari. I numeri del reparto arretrato (quarantacinque gol subiti in trentaquattro gare) hanno imposto una valutazione. Ma le prove tattiche dell’antivigilia, sembrano sconfessare idee rivoluzionarie o ritorni al passato. Baroni non sembra intenzionato a cambiare rotta.
Ad Empoli, così come nelle prossime gare, si affiderà ai suoi titolari. Nonostante lo stato di forma non eccezionale di qualche elemento (Zaccagni è sembrato in panne, così come Isaksen e Dia), l’allenatore biancoceleste non sembra intenzionato a cambiare modulo e idee. Ad Empoli, a meno di cambiamenti dell’ultima ora, vedremo la solita Lazio. Con Marusic terzino destro, Gila e Romagnoli al centro (anche se oggi al fianco dell’ex capitano del Milan è stato testato il giovane Provstgaard) e Pellegrini, chiamato a spingere sulla sinistra.
Baroni si trascina un dubbio in attacco: Pedro o Dia dal primo minuto?
A centrocampo Rovella e Guendouzi verranno nuovamente schierati dal primo minuto. La diffida dell’ex mediano della Juve e lo stato di forma non brillantissimo del francese (che ha stentato contro il Parma), non hanno pesato sulle scelte dell’allenatore, che continua a non fidarsi di Belahyane e che sembra aver accantonato Vecino (che dalla sciagurata trasferta di Bodo non è stato più schierato dal primo minuto). In attacco toccherà a Castellanos. L’unico dubbio riguarda il ruolo di trequartista che si muoverà alle sue spalle.
Fermo restando la titolarità di Isaksen e Zaccagni (che pur non vivendo un periodo di particolare forma, rappresentano delle certezze) il ballottaggio coinvolgerà Dia e Pedro. Lo spagnolo, con la sua doppietta contro il Parma, ha confermato il suo ottimo stato di forma (ha realizzato dodici gol stagionali), mentre il senegalese vive da settimane un periodo non felicissimo dal punto di vista fisico. Ma Pedro ha anche confermato di essere molto più pericoloso quando entra a gara in corso, rispetto a quando parte dal primo minuto. Motivo che potrebbe portare il tecnico a preferire Dia, per poi attuare la staffetta a gara in corso.
Dia o Pedro? Baroni si trascinerà questo dubbio. Oggi è stato testato il senegalese, ma non si escludono novità. Sarà decisiva la rifinitura che andrà in scena domani, prima della partenza per Empoli. Uno snodo fondamentale nel cammino della Lazio. Un crocevia importantissimo per la stagione.
