Viaggio nelle gare disputate al Castellani, spesso contraddistinte da errori e difficoltà. Una trasferta che ha sempre nascosto insidie
Una trasferta che ha sempre nascosto delle insidie. Un campo dove la Lazio, nonostante le enormi differenze tecniche, ha spesso sofferto, non riuscendo a confermare la propria superiorità. La trasferta sul campo dell’Empoli arriva nel momento decisivo della stagione. I biancocelesti cercano punti fondamentali nella corsa europea; i toscani sono con l’acqua alla gola e tentano di restare aggrappati al treno salvezza.

La gara al Castellani si annuncia decisiva per entrambe le squadre ed in passato ha spesso regalato sorprese. Su questo campo la squadra biancoceleste ha gettato all’aria uno scudetto, ha visto il suo rigorista principe (Beppe Signori) fallire un penalty decisivo, ed ha trovato sempre un ambiente complicato. Anche negli anni in cui volava in classifica.
Martuscello e Signori puniscono la Lazio
Il 21 settembre del 1997, la Lazio di Sven Goran Eriksson, che al termine della stagione trionferà in Coppa Italia, arriverà in finale di Coppa Uefa e per larghi tratti del campionato sarà la più credibile contendente della Juve per la corsa al titolo, crolla sul campo dell’Empoli, al termine di una gara assurda.

A colpire i biancocelesti è Maurizio Martuscello, che nel 2021 affiancherà Maurizio Sarri alla guida della Lazio, per poi sostituirlo nella trasferta di Frosinone, all’indomani delle dimissioni del tecnico toscano e prima dell’arrivo di Tudor. Nella stessa sfida, Beppe Signori (rigorista principe della Lazio), fallisce un penalty nel cuore del secondo tempo, facendosi respingere il tiro dal portiere toscano Roccati.
Empoli decisiva per lo scudetto: la Lazio frena e getta un’occasione unica
Ma niente a che vedere con ciò che accade la stagione successiva. Il 14 marzo del 1999, la Lazio di Eriksson, che viaggia con il vento in poppa in campionato e che guida la classifica, sale ad Empoli, per affrontare i toscani, già virtualmente retrocessi in serie B. Sembra una gara scontata, tanto che la Snai per la prima volta decide di non accettare scommesse sulla vittoria dei biancocelesti. Più di diecimila tifosi laziali invadono il Castellani, convinti di fare un sol boccone dei toscani.

Ma la Lazio, probabilmente convinta di ottenere un facile successo, non riesce a superare il muro toscano. Salas e Mancini creano poco e De La Pena, schierato a centrocampo, non riesce a brillare. Eriksson, che aveva lasciato in panchina l’acciaccato Vieri, convinto di riuscire ugualmente a portare a casa il successo, inserisce il suo centravanti nel finale. Ma l’assalto dei biancocelesti risulta vano. Il pareggio risulterà decisivo per la corsa al ritolo, che finirà al Milan, con un solo punto di vantaggio sulla Lazio.
Mancini e Delio Rossi fermati ad Empoli
Ad Empoli soffre anche la Lazio di Mancini, che nella stagione 2003-04, trova il pareggio solo nel finale, grazie ad un gol di Fiore. Una gara dai due volti, con la Lazio che parte forte, trova il vantaggio con Stankovic, ma si lascia raggiungere e superare dalle reti di Di Natale e Tavano, arrivate nella ripresa e nel giro di tre minuti. Il gol di Fiore salva i biancocelesti.

A novembre del 2006, anche la Lazio di Delio Rossi va in difficoltà al Castellani. Il tecnico sfodera per la prima volta il nuovo schema (la Lazio abbandona il 4-4-2 per passare al rombo) e va in vantaggio con Pandev, imbeccato da Quadri (alla prima ed unica gara da titolare. Dalla sfida successiva sarà Mauri a giocare trequartista). Nel finale, nonostante due espulsioni, l’Empoli trova il pareggio con Vannucchi, gelando i numerosi tifosi biancocelesti presenti in Toscana. A febbraio del 2008 è ancora Vannucchi a punire la Lazio di Rossi, segnando la rete del definitivo 1-0 in una gara anonima disputata dai biancocelesti.
Pioli cade ad Empoli: bottino pieno per Inzaghi e Sarri
A cadere ad Empoli è anche la Lazio di Stefano Pioli, nella stagione che si chiuderà con i trionfo a Napoli ed il terzo posto finale in classifica. I biancocelesti vengono sconfitti per 2-1, puniti dalle reti di Barba e Maccarone. Inutile il sigillo finale di Djordjevic. Negli ultimi anni le cose sono andate diversamente: in Toscana Simone Inzaghi e Maurizio Sarri hanno infatti fatto en plein.

La Lazio ha battuto l’Empoli nel 2017 (Immobile e Keita in rimonta), nel 2018 (rete di Parolo), nel 2021 (esordio di Sarri in panchina e successo 3-1 con gol di Lazzari, Immobile e Milinkovic in rimonta), nel 2023 (ultimo turno con gol di Romagnoli e Luis Alberto), e lo scorso anno, grazie alle reti di Guendouzi e Luis Alberto.