Sinner torna e si sfoga: “Ero solo, mi aspettavo un messaggio da…”

Dopo tre mesi di assenza Jannik Sinner torna in campo e svela: “Da qualcuno mi aspettavo di più”. Poi, la verità sull’accordo con la Wada

Il grande ritorno si è concretizzato. Allo scoccare della mezzanotte è terminata la squalifica di Jannik Sinner. Il numero uno del mondo è tornato ufficialmente ad allenarsi dopo lo stop di tre mesi concordato con la Wada (l’agenzia internazionale antidoping) dopo il caso Clostebol. E prenderà il via agli Internazionali d’Italia, che partiranno ufficialmente mercoledì (dopo le qualificazioni) al Foro Italico.

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Sinner torna e si sfoga: “Ero solo, mi aspettavo un messaggio da…” – lalazio.com – La Presse foto

Sinner si è dovuto fermare per novanta giorni: uno stop che non ha però inficiato sulla sua posizione in classifica. L’azzurro ha raccontato oggi le sue sensazioni dopo la squalifica ed il grande ritorno. Ha voglia di rientrare in campo e di lasciarsi alle spalle i momenti negativi che si è trascinato. Oggi è stato uno dei protagonisti della cerimonia organizzata nella capitale per celebrare i tennisti e le tenniste azzurre, che la scorsa stagione hanno portato a casa la Coppa Davis e la Billie Jean Cup.

Sinner e l’accordo con la Wada: la vertà

Insieme al numero uno azzurro erano presenti anche Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Jasmine Paolini e Sara Arrani, fino ad arrivare ai capitani non giocatori Filippo Volandri e Tathiana Garbin. Chiamati sul campo poi tutti gli altri giocatori, oltre agli allenatori, i dirigenti accompagnatori e gli staff. Gli applausi più forti, nemmeno a dirlo, per Sinner, che ha risposto al calore degli appassionati.

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Sinner e l’accordo con la Wada: la vertà – lalazio.com – La Presse foto

Poi, è arrivato il momento della conferenza stampa, nella quale il campione azzurro (che ha iniziato la stagione portando a casa l’Australian Open) si è tolto qualche sassolino dalle scarpe: “Questo tipo di accordo, all’inizio non volevo farlo. Non è stato facile per me accettarlo perché so cosa è successo veramente, ma a volte bisogna scegliere il meglio nei momenti più difficili”. Sinner ha raccontato i momenti più difficili legati allo stop, facendo una battuta anche sul calcio e le altre discipline.

La squalifica infatti gli ha precluso le possibilità di assistere a qualsiasi evento professionistico: “Non so quanti lo sappiano ma ad esempio per assistere a una semplice partita in uno stadio di calcio, non potevo andarci”, ha detto Sinner. “Volevo sostenere i miei amici nel ciclismo o negli sport motoristici; non potevo andarci. Quella, per me, è stata la parte più difficile”, ha aggiunto. Sinner scenderà in campo sabato prossimo.Non ho paura di tornare in campo. Sarà bello vedere la gente e i tifosi, dall’altra parte c’è la pressione e qualche dubbio per vedere qual è il mio livello attuale. Sono un ragazzo di 23 anni molto semplice, bravo a giocare a tennis ma non cambio il mondo. E il successo non deve cambiare una persona. Mi ricordo bene da dove sono partito”.

Lo sfogo di Sinner: “Mi aspettavo dei messaggi da qualcuno, ma non ho ricevuto niente”

Roma per ripartire, con un programma preciso: “Parigi è il mio obiettivo, non sono qui a Roma per battere chiunque, iniziamo a superare il primo avversario e poi vediamo. Sarà difficile mettermi in testa di avere un avversario al giorno e di dover tornare a competere a certi livelli. Era da tanto tempo che non stavo così tanto senza toccare la racchetta. Sono stato un mese senza giocare, sono uscite le vesciche. Ma sono contento di essermi preso un po’ di tempo”, ha aggiunto per poi tornare su quei giorni difficili.Il tennis è uno sport individuale. Non mi sono sentito con molte persone durante la sospensione. Ho visto Draper e Sonego, ci siamo allenati bene insieme. Ho ricevuto dei messaggi sorprendenti da alcuni giocatori, mentre da alcuni da cui mi aspettavo qualcosa non ho ricevuto niente”.

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