Un piccolo giallo ha accompagnato la seconda fumata nera, arrivata poco prima di mezzogiorno. I fedeli rimangono stupiti: “Ma cosa succede?”
Dubbi, domande e illazioni. La seconda fumata nera che accompagna il Conclave (riunitosi da ieri in Vaticano per eleggere il nuovo Papa che dovrà succedere a Bergoglio), si trascina numerosi interrogativi. Alle 11:55 il comignolo della Sistina ha iniziato a far fuoriuscire dell’abbondante fumo nero, ripetendo quanto accaduto nella serata di ieri. Un risultato ampiamente pronosticabile, ma che ha fatto emergere dubbi e illazioni.
LEGGI ANCHE: PRIMA FUMATA NERA, NON C’E’ ACCORDO SUL NUOVO PAPA. IL CONCLAVE CONTINUA

La prima è dettata da un aspetto temporale. Secondo quanto era stato annunciato, oggi erano previste due votazioni mattutine: la prima alle ore 10 e la seconda alle ore 12. La fumata sarebbe dovuta arrivare solo dopo l’ultima votazione (secondo le previsioni intorno alle pre 13). L’anticipo alle 11.55 ha destato grande curiosità e fatto nascere dubbi. Perchè le schede sono state bruciate in largo anticipo?
I dubbi dei Fedeli: “Ma cosa sta succedendo”
Si è scelto di dare il segnale di mancato accordo tra i Cardinali appena terminato il primo scrutinio, o (particolare che sta emergendo) rispetto alla giornata di ieri, tutto è stato fatto con maggior velocità? Il dubbio ha iniziato a serpeggiare tra i fedeli presenti in Vaticano. Ed ha avuto un’ulteriore coda: alla fine della fumata nera, per almeno venti secondi, dal comignolo della Sistina, si è diffuso un fumo bianco.

I fedeli, spaesati, si chiedevano cosa stesse accadendo in quei secondi: semplice illusionie ottica, una normale combustione finale delle schede, o c’è stato un piccolo errore da parte di qualche responsabile? Fatto sta che la fumata è stata a tutti gli effetti nera: tra i 133 Cardinali non è stato ancora trovato nessun accordo. Tutto rimandato alle votazioni pomeridiane, previste per le 17.30 e per le 19. Quando ci sarà stavolta la prossima fumata?