Le principali notizie dal mondo biancoceleste di oggi, giovedì 8 maggio: tutte le ultime novità che riguardano la Lazio: la rassegna stampa e le news
A due giorni dalla sfida contro la Juventus (match che vale una buona fetta di corsa europea per la Lazio di Marco Baroni), i biancocelesti devono fare i conti con scelte importanti di formazione. Il tecnico Baroni dovrà decidere se utilizzare i quattro giocatori offensivi (Isaksen, Dia, Zaccagni e Castellanos) o affidarsi ad una formazione più equilibrata, con uno tra Vecino o Dele Bashiru nel ruolo di trequartista centrale.

Dubbi anche per Tudor, che deve scegliere i trequartisti che si muoveranno alle spalle della punta centrale (che sarà nuovamente Kolo Muani): scalpitano Conceicao e Douglas Luiz, che nel match d’andata fu protagonista di un episodio da moviola: colpì Patric con una gomitata, che non fu sanzionata dal direttore di gara. Due minuti più tardi entrò nell’occasione del gol bianconero.
Lazio, la rivincita degli anti Tudor

Il Tempo elenca tutti i calciatori che erano stati bocciati da Tudor lo scorso anno e che potrebbero avere motivi di rivalsa verso l’attuale tecnico della Juve. Su tutti Matteo Guendouzi, con il quale non aveva legato neanche a Marsiglia. Il francese però non era l’unico nome sgradito a Tudor. Con lui nella lista nera figuravano Isaksen, Rovella, Čataldi, Lazzari e persino Pellegrini. Tutti nomi su cui il croato non intendeva puntare, convinto che la Lazio avesse bisogno di una rifondazione totale dopo l’addio annunciato dei senatori Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson. Ma la società, di fronte al progetto di smantellamento del gruppo, ha detto no
Lazio, emergenza terzini: due buone notizie per Baroni

Il Corriere dello Sport di oggi fa il punto della situazione sui terzini. Una seduta per cancellare l’emergenza numerica. Se sarà stata risolta pure quella atletica, lo si capirà con i due allenamenti rimasti. Cercasi terzini, riportava il cartello esposto a Formello prima della sgambata di ieri mattina. Lazzari e Tavares si sono invece riuniti al gruppo in anticipo: adesso va ritrovata la condizione necessaria per affrontare il big match con la Juventus. Ma si tratta comunque di due buone notizie per il tecnico biancoceleste, che potrebbe ritrovare due elementi importanti con i bianconeri. Almeno per la panchina.
Baroni sfida il passato

Lazio-Juventus è una gara che nasconde una doppia sfida al passato: Baroni cercherà di battere il suo predecessore (che sulla panchina della Lazio ha sconfitto due volte su tre la Juventus) e i bianconeri, con i quali ha iniziato la sua carriera da allenatore nel settore giovanile. Il tecnico è ancora oggi stimato e apprezzato nella dirigenza juventina.
Dele Bashiru e Vecino, due carte da giocare per Baroni

Il Corriere dello Sport parla di Dele Bashiru e Vecino, due centrocampisti che chiedono spazio e che potrebbero ritagliarsi un ruolo nel corso di Lazio-Juve. O dal primo minuto (al posto di Dia e giocando in posizione leggermente più avanzata) o a partita in corso. Si tratta di carte da giocare in corsa, energie supplementari, rotazioni potenzialmente necessarie ma da valutare in corso d’opera. La base di partenza è sempre la solita, Guendouzi e Rovella, Rovella e Guendouzi. Sono gli insostituibili di Baroni, lo sono stati per tutta la stagione, lo saranno anche per queste ultime tre finali. Certo, potrebbero avere bisogno d’aiuto, magari di rifiatare nelle parti conclusive di questi match, oppure di essere sostituiti per prevenire possibili squalifiche.
Champions e rinnovo

Il Corriere dello Sport parla di Baroni e della possibilità che il tecnico si confronti con la società a fine stagione. A bocce ferme sarà più facile capire se si è voluto troppo da Baroni e tutto insieme o se la stagione ha lasciato comunque rimpianti. Dopo quell’inizio dirompente si è preteso che la Lazio continuasse a dominare, ad essere giovane e già esperta, fantasiosa e anche robusta, ricca di talento, immune da cali di forma e cedimenti, dominatrice in Europa fino alla fine. Baroni a fine marzo, dopo il crollo di Bologna, aveva rinviato i conti: «Ora il gran finale». Sul calo era stato criptico ma pepato: «Non so qui a dire i tanti fattori che hanno inciso sul cambio di rendimento nel 2025, sanno di alibi e non li vogliamo, preferisco fare analisi per diffondere fiducia». Di tutto si parlerà nel confronto con Lotito e Fabiani.