Tudor ricorda l’esperienza alla Lazio e sorprende tutti: parole inaspettate

Il tecnico croato affronterà per la prima volta la Lazio da avversario. Una sfida che sente particolarmente. Dichiarazioni inaspettate

Tre mesi alla guida della Lazio, con undici partite, sei vittorie, tre pareggi e due sconfitte: questo il percorso di Igor Tudor sulla panchina biancoceleste. Il tecnico croato affronterà per la prima volta la Lazio da avversario, dopo la fine della sua avventura nella capitale. Un percorso che è stato accompagnato da risultati, critiche, scetticismo e momenti particolari.

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Tudor ricorda l’esperienza alla Lazio e sorprende tutti: parole inaspettate – lalazio.com – La Presse foto

La Lazio di Tudor ha strappato la qualificazione in Europa League, chiudendo al settimo posto (quando arrivò sulla panchina biancoceleste, la squadra si trovava in decima posizione), ma è stata eliminata nella semifinale di Coppa Italia dalla Juve di Allegri, al termine di una doppia sfida equilibrata e quando i supplementari sembravano ormai alle porte. Alcuni risultati di fine stagione, hanno poi lasciato l’amaro in bocca: come il pareggio sul campo del Monza (strappato nel recupero dai brianzoli, dopo che Vecino aveva segnato la rete del 2-1 all’88’) e quello con il Sassuolo all’ultima giornata. Risultati che avrebbero potuto portare la Lazio più in alto in classifica.

Tudor, parole al miele verso la Lazio: “Voglio bene a tutti”

Oggi Tudor e la Lazio si stanno giocando lo stesso obiettivo: entrambi i club sono in corsa (insieme alla Roma e al Bologna) per un posto in Champions League. Lo scontro diretto di domani allo stadio Olimpico potrebbe risultare decisivo. Una gara che Tudor sta preparando con attenzione: per lanciare i bianconeri e per provare a dare un segnale ad un ambiente che non lo ha capito fino in fondo. A livello ambientale (all’inizio molti tifosi biancocelesti, rimasti delusi dall’addio di Sarri, non riuscirono ad apprezzarlo) e di squadra.

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Tudor, parole al miele verso la Lazio: “Voglio bene a tutti” – lalazio.com – LA PRESSE FOTO

Molti calciatori non hanno legato con il tecnico croato. Da Guendouzi (con il quale ebbe problemi anche a Marsiglia), a Isaksen (che non riuscì a collocarlo nel suo schema), da Zaccagni (provato senza successo sulla fascia e dietro le punte), a Rovella (che era stato superato nelle gerarchie da Kamada), fino a Pellegrini e Castellanos. Oggi Tudor affronta la Lazio da avversario: ma senza nessun motivo di rivalsa: “Non ho mai parlato dopo la mia avventura alla Lazio. Lo scorso anno abbiamo fatto un grande lavoro e siamo andati in Europa League. Poi ho preso una decisione in serenità e voglio bene a tutti”.

Nessuna rivincita, nessuna voglia di polemizzare. Tudor è pronto ad affrontare la Lazio: “Domani sarà una partita diversa rispetto a Bologna, ma hanno altre qualità. La Lazio è una squadra esperta con giocatori forti. Dobbiamo stare attenti su tutti. Noi però dobbiamo concentrarci su noi stessi. È da 6, 7 partite che è una finale per voi. È una partita importante, ma se si perde nelle ultime due… Questa è la più importante perché è la prima. Se sono convinto della qualificazione in Champions? Sì sono convinto, ma sono convinti tutti. Tutte le squadre pensano di essere forti. Poi c’è il campo. A volte le parole sono fumo. Bisogna prepararsi bene”

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