Vecino salva la Lazio con un gol all’ultimo respiro contro la Juventus, ora ha l’occasione di “redimersi” contro l’Inter, sua ex squadra
Sembrava ormai tutto perduto, eppure è stato un uomo di esperienza, Matías Vecino, a riportare in vita le speranze della Lazio con una zampata al minuto 95 e 42 secondi che ha tenuto accesa la corsa alla Champions League.

In un finale concitato, il centrocampista uruguaiano ha approfittato della respinta di De Gregorio e, con il suo piede sinistro, ha infilato la rete che ha sancito il pareggio con la Juventus. Questo gol è il secondo più tardivo subito dai bianconeri nelle ultime 20 stagioni di Serie A, dietro solo al colpo di Criscito con il Genoa nel maggio 2022. La rete di Vecino è il secondo gol segnato nei minuti di recupero in questa stagione, il primo risaliva al 27 ottobre contro il Genoa.
“Ci credo sempre, cerco di attaccare l’area con continuità“, ha commentato Vecino dopo la partita, visibilmente soddisfatto. “Ho visto che i giocatori della Juve erano un po’ stanchi, quindi ho deciso di buttarmi dentro. Le prime volte la palla non arrivava come volevo, ma alla fine l’ultima è stata decisiva“.
La voglia di riscattarsi non è mai stata così forte, soprattutto considerando che lo stesso Vecino, nel 2018 con la maglia dell’Inter, aveva segnato proprio contro la Lazio, mettendo fine ai sogni di Champions della squadra biancoceleste.
Vecino, con l’Inter può completare la “redenzione”
Ora, con un gol cruciale, Vecino spera che il destino gli dia l’opportunità di “redimersi” per quella rete che tolse alla Lazio il sogno europeo sette anni fa. “Spero che questa volta il destino ci sorrida“, ha aggiunto, riferendosi alla possibilità di qualificarsi per la Champions. “Ci proveremo fino alla fine, siamo lì, e credo che i dettagli faranno la differenza“.

L’uruguaiano ha dimostrato ancora una volta di essere un uomo da momenti decisivi, spesso trasformandosi in un vero e proprio centravanti quando la squadra ha bisogno di lui. “Abbiamo una grande energia, non molliamo mai“, ha dichiarato con convinzione. “Anche stavolta non volevamo perdere, ci mettiamo sempre tutto quello che abbiamo in campo. Daremo tutto fino alla fine“.
Ora – come riportato nell’edizione del Corriere dello Sport – la Lazio è chiamata a confermare questa determinazione, con due finali da giocare: la trasferta contro l’Inter e la chiusura in casa con il Lecce.
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A 34 anni, Vecino è diventato uno dei leader silenziosi della squadra, e con il suo contratto in scadenza il 30 giugno, il suo futuro potrebbe dipendere anche dalla forza che la Lazio dimostrerà in questi ultimi 180 minuti. La sua “redenzione” è appena iniziata.