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Var, cambia il fuorigioco: “Situazioni impossibili da accettare”

Il vice segretario generale della UEFA, intervenendo ai microfoni di Radio Anch’Io Sport su Radio Rai, si è soffermato su alcune tematiche che stanno tenendo banco in queste settimane e che l’International Board sta valutando con molta attenzione. La più importante riguarda proprio il cosiddetto fuorigioco millimetrico “scovato” dal Var quando è chiamato a esaminare alcune giocate durante le partite. Chiamate che alcune volte sembrano davvero cervellotiche e che potrebbero essere modificate introducendo una maggiore “luce” tra attaccante e difensore.
Var, cambia il fuorigioco: “Situazioni impossibili da accettare” – LaLazio.com
Il Video Assistant Referee, ovvero l’assistenza video all’arbitraggio, nota come VAR, rappresenta un’innovazione tecnologica capitale nel mondo del calcio. Il suo sviluppo ha avuto l’obiettivo primario di ridurre gli errori arbitrali e migliorare la correttezza delle decisioni in campo. Introdotto ufficialmente nei campionati professionistici nel 2017, dopo vari periodi di sperimentazione, il VAR ha segnato una vera e propria rivoluzione nel modo di arbitrare le partite.

Una modifica richiesta a gran voce

Indubbiamente ha rappresentato un cambiamento epocale nel gioco del calcio. Più della modifica a delle regole vere e proprie del gioco, l’introduzione dell’utilizzo del Var ha modificato non soltanto il giudicato degli arbitri, ma anche il comportamento stesso degli atleti in campo. La possibilità di vivisezionare ogni giocata, ogni azione, ha permesso di giudicare meglio e con meno errori lo svolgimento di una partita, ma ha indotto anche comportamenti esasperati dei calciatori. Il fuorigioco indubbiamente è stata la regola che più ha subito un cambio sostanziale con la possibilità dell’utilizzo dell’occhio elettronico.

Una modifica richiesta a gran voce – LaLazio.com – Ansafoto

La rappresentazione grafica delle posizioni dei calciatori coinvolti nell’azione permette di calcolare al millimetro la posizione degli atleti, invalidando così dei gol per un ciuffo di capelli, la punta di uno scarpino, una porzione di spalla, oltre la linea immaginaria dell’ultimo “difendente”. Una cosa piuttosto innaturale e molto artificiosa che contraddice lo spirito del gioco stesso che dovrebbe sempre avere una visione umana in campo, sia da parte dell’arbitro sia degli stessi calciatori, ma anche della gente che assiste alle partite.

Ecco come cambierà la regola

Sull’argomento è intervenuto in una trasmissione radiofonica il vice segretario generale della UEFA, Giorgio Marchetti, che ha annunciato il prossimo cambiamento della regola così come l’abbiamo conosciuta negli ultimi tempi. “Il Var è uno strumento essenziale per tutti. Nessuno può immaginare il calcio di oggi privato di questo supporto tecnologico. Ma è anche un elemento da maneggiare con cura, per evitare che trasformi il gioco in qualcosa che gli sportivi non amerebbero vedere”, ha detto Marchetti che poi è stato ancora più chiaro sulla regola del fuorigioco.

Ecco come cambierà la regola – LaLazio.com

Per quanto riguarda il fuorigioco millimetrico, l’IFAB sta facendo degli esperimenti per testare una modifica delle regole del fuorigioco, che non sia più bastata su qualunque parte del corpo. Vedere annullato un gol per tre centimetri di piede o di spalla è qualcosa che si fatica a sopportare a livello di spirito di gioco. Vedremo a cosa porteranno questi esperimenti e se sarà possibile in futuro un fuorigioco non più basato più sui tre centimetri, ma magari su una parte più significativa del corpo”. Forse la reintroduzione nel concetto di “luce” tra il difensore e l’attaccante potrebbe far ritornare una regola così importante nel calcio moderno, alla sua funzione pre era tecnologica, quando bastava l’istinto del guardalinee per scovare l’uomo in offside.

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