Le partite, i fatti, i personaggi e i momenti più importanti vissuti nella storia biancoceleste il 15 maggio: giorno in cui la Lazio si regala una vittoria storica
Una vittoria emozionante. Una finale destinata a rimanere nella storia e a regalare una gioia straordinaria a tutto il pubblico biancoceleste, che ha riempito le tribune dello stadio Olimpico, sperando di poter tornare a riaprire la bacheca. La Lazio batte l’Atalanta di Gasperini nella finale di Coppa IItalia, portando a casa il settimo successo in questa competizione.

La sfida è stata decisa da due prodezze arrivate nella ripresa: nel momento in cui molti stavano immaginando che la gara potesse terminare ai calci di rigore. La Lazio porta a casa il successo: il secondo trofeo conquistato da SImone Inzaghi alla guida della Lazio. Il più bello ed emozionante, arrivato al termine di un percorso eccezionale. La Lazio arriva infatti alla finale dopo aver eliminato Novara, Inter (ai calci di rigore) e Milan.
15 maggio: la Lazio batte l’Atalanta
Nella finalissima, disputata allo stadio Olimpico, i biancocelesti affrontano l’Atalanta di Gasperini, che solo dieci giorni prima si sono importi nello scontro diretto in campioanto per 3-1, ipotecando la qualificazione alla Champions League ed eliminando dai giochi proprio gli uomini di Simone Inzaghi. La finale di Coppa Italia suona come una rivincita per la Lazio, che gioca una sfida di personalità e di grande attenzione. Primo tempo equilibrato: l’Atalanta protesta per un fallo di mano di Bastos in area, mentre la Lazio recrimina per un’occasione di Correa. Nella ripresa i ritmi si abbassano e inizia a serpeggiare un pò di tensione e nervosismo.

Inzaghi effettua due cambi: richiama in panchina Immobile (in campo nonostante non fosse in ottime condizioni) e Luis Alberto e inserisce Caicedo e Milinkovic Savic. Tre minuti dopo l’ingresso del centrocampista serbo, Leiva si appresa a battere un corner, dalla bandierina che divide la Curva Nord dalla tribuna Monte Mario. Sulla traiettoria si avventa proprio Milinkovic, che di testa batte Gollini. L’Olimpico esplode. Ma è nulla, rispetto a quello che succede pochi minuti dopo: Correa, imbeccato da Caicedo, parte da solo contro almeno tre difensori dell’Atalanta; supera il primo uomo, poi il secondo e davanti al portiere Gollini fa altrettanto. In condizioni precarie e dopo quasi cento metri di scatto solitario, l’argentino riesce ad insaccare, mandando in estasi il pubblico. La Lazio si porta sul 2-0 e vince meritatamente la Coppa Italia.
Fuser e Casiraghi mandano la Lazio in Uefa
Il 15 maggio del 1997 si gioca un insolito turno infrasettimanale: tutte le gare della serie A si giocano in contemporanea in orario notturno: i biancocelesti di Zoff (che sta per ultimare un percorso eccezionale, dopo aver sostituito Zeman sulla panchina della Lazio ed aver portato i suoi dal quint’ultimo al quarto posto in classifica) battono 3-2 il Napoli, al termine di una gara bella, divertente e ricca di occasioni da gol.

Azzurri in vantaggio con Ayala dopo pochi minuti; pareggio della Lazio con Fuser e rete di Casiraghi che riporta avanti i biancocelesti. Nel finale il Napoli pareggia con Beto, ma è ancora Fuser, con un bolide sotto la traversa da oltre trenta metri, a regalare alla Lazio la vittoria e tre punti fondamentali nella corsa ad un posto in Coppa Uefa.