La coppia che Baroni ha modellato, ora da rifare. Il tecnico li aveva rilanciati in coppia, poi ha scelto Dele-Bashiru con la Juve. Dilemma per l’Inter
Due destini intrecciati, separati eppure così legati. Taty e Dia, protagonisti in campo per la Lazio, sono stati artefici di una coppia vincente per un lungo periodo. Dopo un inizio di stagione in cui li aveva riuniti, Baroni ora si trova davanti al dilemma di San Siro: con o senza doppio centravanti?

La decisione – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – non è facile. In attesa di un quadro definitivo, il tecnico ha mischiato le carte. Dia o Dele-Bashiru? La risposta arriverà a breve, ma uno è sicuro: le scelte, seppur difficili, sono fondamentali in un momento cruciale.
Il mister ha già fatto una scelta con la Juventus, dove ha preferito il nigeriano Dele-Bashiru per il ruolo di trequartista. Ma quando l’Inter e il Lecce saranno di fronte, le cose cambieranno. La Lazio dovrà ritrovare equilibrio, ma anche determinazione offensiva. Se, contro i bianconeri, la squadra ha cominciato a tirare solo dopo l’espulsione di Kalulu, con il subentro di Dia in campo, si è visto un atteggiamento diverso.
È arrivata la scossa, con il senegalese che ha colpito un palo, mentre Vecino ha siglato un gol al 96’. Soprattutto, con Dia al fianco di Taty, si è visto un altro tipo di Lazio, quella che può imporsi sugli avversari.
Baroni ha avuto l’amara consapevolezza che, quando Dia e Taty non sono insieme, la squadra perde di incisività, di mobilità.
La missione finale per la Lazio
Soprattutto, l’attaccante argentino si è trovato più isolato, allontanandosi troppo dall’area. Così come Dia, quando ha giocato da centravanti, ha avuto meno istinto di attaccare la porta, preferendo abbassarsi a cercare il pallone. Taty, nelle partite più bloccate, ha avuto lo stesso problema, e Baroni l’ha ammesso: “Si è persa mobilità, questo lo so anche io“. Il peso dei mediani, inoltre, sta iniziando a farsi sentire, incidendo sul rendimento difensivo.

Ma ora c’è poco tempo. Il tecnico sa che la Lazio non può più permettersi di essere incostante. La rincorsa alla Champions è ancora possibile, ma la squadra dovrà fare due sforzi straordinari. Prima contro l’Inter, poi nell’ultimo match contro il Lecce. Servirà un equilibrio perfetto, ma anche il coraggio di rischiare. La speranza è che la combinazione tra Taty e Dia possa dare a Baroni quella marcia in più, e, magari, ritrovare la vecchia qualità offensiva che sembra essersi persa.
Gli altri dubbi sono ormai ridotti al minimo. Zaccagni è squalificato e Pedro è pronto a sostituirlo. Pellegrini, anch’egli squalificato, lascerà spazio a Marusic. Il resto della squadra è più che definito: Mandas tra i pali, Lazzari a destra, Hysaj in panchina, Gila e Romagnoli al centro, con possibili cambi in caso di emergenza.
Guendouzi e Rovella dovrebbero essere i mediani, mentre Isaksen sarà a destra. Vecino, jolly imprescindibile, sarà pronto a dare il suo contributo decisivo. Con la sua esperienza, l’uruguaiano ha spesso saputo essere risolutivo nei finali, con il suo gioco aereo e le conclusioni decisive. Un altro capitolo da scrivere insieme, per agguantare il quarto posto e un obiettivo che sembrava impossibile solo qualche settimana fa.