Accadde oggi 16 maggio: la fine di un’era e l’inizio di una nuova avventura

I personaggi, i fatti significativi e i momenti più importanti vissuti dalla Lazio nella sua storia il 16 maggio: il giorno in cui si chiude a tutti gli effetti un’era

Esistono giorni difficili da dimenticare: date impresse nella memoria di ogni singolo tifoso e che rappresentano qualcosa di significativo nella storia di un club. Gli oltre cinquantamila sostenitori biancocelesti che il 16 maggio del 2004 si sono recati allo stadio Olimpico per festeggiare la vittoria della Coppa Italia, alzata al cielo pochi giorni prima a Torino, non sanno che saranno testimoni di un evento unico.

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16 maggio
Accadde oggi 16 maggio: la fine di un’era e l’inizio di una nuova avventura – lalazio.com

La fine di un’era; la conclusione di una pagina importante di storia e l’inizio di una nuova avventura. La Lazio affronta e batte il Modena allo stadio Olimpico, nell’ultima giornata di campionato. Ma la mente di tifosi e addetti ai lavori è altrove. A tutto quello che sta accadendo intorno al club, arrivato alla fine di una stagione intensa: positiva sul campo, ma devastante dal punto di vista societario, con lo spettro del fallimento sempre dietro l’angolo.

16 maggio 2004, l’addio di Mancini e di gran parte della rosa.

Alla vigilia dell’ultima giornata di campionato, che vede la Lazio affrontare il Modena, c’era ancora una piccola, flebile possibilità di agguantare il quarto posto e qualificarsi per la Champions League. Ma il successo casalingo con i gialloblù, alla luce dei risultati che sono arrivati sugli altri campi, non è stato sufficente. All’Olimpico i tifosi presenti vivono un turbinio contrastante di emozioni: la festa per la Coppa Italia vinta in casa della Juventus pochi giorni prima e mostrata dai calciatori al pubblico, le ansie dettate dalla corsa Champions e la consapevolezza di poter ammirare dal vivo per l’ultima volta, molti componenti della rosa.

Corradi Lazio-Modena
16 maggio 2004, l’addio di Mancini e di gran parte della rosa. – lalazio.com

La famosa Banda Mancini, che per due anni ha dato spettacolo, si sta per sciogliere. I tifosi, nel giro di poche settimane saluteranno gran parte del gruppo che nell’ultima giornata batte il Modena 2-1 con le reti di Corradi e Cesar. Partiranno infatti Mancini (in direzione Inter), con tutto il suo staff, Stam (al Milan), Mihajlovic (all’Inter con Mancini), Favalli (anche lui all’Inter), Fiore e Corradi (in Spagna al Valencia), Claudio Lopez (in Messico) e Albertini (che va all’Atalanta).

Dopo anni difficili, con il club ad un passo dal portare i libri in tribunale e con il rischio fallimento sempre ad un passo, si chiude un’era. I tifosi presenti alo stadio, festeggiano la Coppa Italia e salutano la squadra: non hanno ancora idea del futuro che li aspetta da li a breve. Seguiranno altre settimane difficili, fino all’arrivo del presidente Lotito, che preleva il pacchetto azionario e salva la società, iniziando una nuova avventura: tutt’ora in fase di svolgimento.

Paul Gascoigne show in maschera, Milinkovic regala l’Europa

Il 16 maggio del 1993 Paul Gascoigne regala spettacolo ai tifosi della Lazio. Con una maschera che serve a proteggergli il viso, l’inglese demolisce l’Ancona, a suon di azioni spettacolari, dribbling e numeri di alta scuola. Dopo aver chiuso il primo tempo 2-0 (reti di Cravero e Fuser), la Lazio si affida all’estro dell’inglese, che è protagonista di una gioctaa eccezionale: dopo aver dribblato come birilli tre avversari, si presenta a tu per tu con il portiere dell’Ancona, e serve a Riedle la più facile delle reti a porta vuota. Nel finale, la doppietta di Beppe Signori serve a rendere il risultato ancora più tondo.

Gascoigne e Milinkovic
Paul Gascoigne show in maschera, Milinkovic regala l’Europa – lalazio.com

A quasi trent’anni di distanza, il 16 maggio 2022, la Lazio di Sarri pareggia a Torino 2-2 e agguanta matematicamente la qualificazione in Europa League. I biancocelesti (sotto 2-0 all’intervallo) reagiscono con veemenza e prima accorciano le distanze con Patric, poi trovano il pareggio con Sergej Milinkovic – Savic, che si avventa sulla corta respinta del portiere dopo un tiro di Basic e realizza la rete del definitivo 2-2.

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