Mattéo Guendouzi si prepara per la partita più importante della stagione della Lazio contro l’Inter, mentre il mercato e le voci su un possibile trasferimento non smettono di inseguirlo
L’Inter è un club che è stato spesso accostato al suo nome, ma Mattéo Guendouzi non è il tipo da lasciarsi distrarre da voci di mercato. Specialmente ora, a pochi giorni da quella che, per la Lazio, è certamente la partita più importante della stagione. Domenica sera, a San Siro, andrà in scena la sfida contro i nerazzurri, che sono in lotta per lo Scudetto: per i biancocelesti, invece, è una finale vera, una tappa obbligata per mantenere vivo il sogno Champions.
Sarà fondamentale lasciare ogni goccia di sudore sul campo del Meazza, servono guerrieri che affrontino questa partita a viso aperto contro una squadra che ha appena raggiunto la finale della competizione più prestigiosa. Ci vogliono uomini consapevoli di quanto pesi ogni singolo pallone, pronti a fronteggiare gli ostacoli senza timore.
Uomini come Guendouzi, anima battagliera del centrocampo della Lazio. Non è solo corsa, non è solo grinta, è personalità, continuità, spirito da leader. Un giocatore che non si risparmia mai e che spinge i compagni a dare sempre di più. Da quando è arrivato a Formello, ha conquistato tutti: pubblico, spogliatoio e allenatori (eccetto, ovviamente, Tudor).
Con Baroni, è diventato irrinunciabile, saltando una sola partita in campionato per squalifica, un punto di riferimento per la squadra. Ieri, al termine dell’allenamento, lui e Romagnoli, un altro leader, sono rimasti sul campo per un colloquio supplementare, preparando al meglio la gara contro l’Inter. Per Guendouzi, l’unico pensiero è la partita.
I rumors di mercato su Guendouzi e l’Inter
Tuttavia, sullo sfondo di questa sfida, c’è anche il mercato. Perché se da un lato il francese è concentrato sulla sua Lazio, dall’altro le voci di mercato non smettono di inseguirlo. L’Inter – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – lo segue da tempo: il primo interesse risale addirittura al 2020, quando Guendouzi, allora 21enne, giocava nell’Arsenal.
In quel periodo, L’Équipe parlava di lui come di un centrocampista talentuoso, dinamico, molto ricercato dai grandi club europei: Manchester United, Barcellona, PSG, Atletico Madrid. E anche i nerazzurri avevano messo gli occhi su di lui. Questo monitoraggio non si è mai fermato. A gennaio, alcune voci di mercato avevano parlato di uno scambio con Asllani, altre di una valutazione da 35 milioni di euro stabilita dai club. Ma la Lazio ha sempre respinto ogni proposta, rinviando ogni discussione al termine della stagione.
Non c’è dubbio che Mattéo piaccia a molti e che a Milano lo stimino da tempo. Ma domenica, non ci sarà spazio per pensieri legati al mercato. Guendouzi ha in testa solo la Lazio, il suo obiettivo è vincere. La vivrà come sempre, con l’intento di essere protagonista e trascinare la squadra. Senza troppi sorrisi, con lo sguardo fisso negli occhi dell’avversario. È questo il suo modo di affrontare le sfide.
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Le voci di mercato, se possibile, lo motivano ancora di più. Perché lui sa bene che la vera risposta non si dà nei salotti, ma sul campo. La Lazio si affiderà al suo istinto, alla sua capacità di rompere il gioco, costruire, gestire la pressione e salire di livello quando la temperatura si alza. A San Siro, il termometro sarà altissimo. Ma Guendouzi non è uno che si tira mai indietro. Al contrario, è proprio per questo che vive. Per le grandi notti, per i duelli che contano, per lasciare un’impronta oggi, senza pensare a ciò che potrà essere domani.
