I biancocelesti sono attesi dalla difficile trasferta di Milano contro l’Inter dove cercheranno di rendere ancora possibile la qualificazione alla Champions League in vista poi dell’ultima gara di campionato
Una volata incredibile. Un rush finale che mai aveva visto coinvolte così tante squadre tutte in lizza per un traguardo, dallo scudetto a un piazzamento nelle coppe europee, fino alla lotta per non retrocedere. Un finale talmente anomalo che la Lega calcio sarà stata costretta a far disputare addirittura nove partite in contemporanea domani sera, andando contro anche alle esigenze televisive, come non accadeva dagli anni 90.
La Lazio, nonostante l’ennesimo pareggio interno contro la Juventus, resta ancora in corsa per un piazzamento per la prossima Champions League. Un traguardo impensabile a inizio stagione, vista la rivoluzione operata dalla società nel mercato estivo. Invece gli uomini di Baroni hanno saputo costruire una stagione importante che ora potrebbe essere premiata dal bersaglio grosso nella rosa a un posto nelle coppe europee del prossimo anno. Per continuare nella galoppata servono però i gol degli attaccanti, soprattutto quelli del Taty Castellanos che a inizio anno ha preso il posto di un totem come Ciro Immobile.
Alla rincorsa di un sogno
Il pareggio contro la Juventus sembrava la fine delle ambizioni europee della Lazio, invece i risultati maturati dagli altri campi hanno fatto risalire i biancocelesti al quarto posto in classifica proprio in coabitazione con i bianconeri, che restano comunque in vantaggio negli scontri diretti. A 1809 minuti dal termine del campionato quindi gli uomini di Baroni possono ancora ambire a una meritata qualificazione per le coppe europee della prossima stagione, Champions League compresa. Molto, se non tutto, passerà dalla partita di domani sera contro l’Inter, già finalista di Champions il prossimo 30 maggio contro il PSG, e ritornata a -1 dal Napoli capolista in una corsa scudetto che sembrava oramai archiviata dopo il doppio passo falso consecutivo contro Bologna e Roma.
Le speranze della Lazio passeranno soprattutto per i gol degli attaccanti, soprattutto per quelli di Castellanos, il centravanti argentino chiamato a sostituire Immobile. Il Taty non ha avuto una stagione fortunata dal punto di vista degli infortuni, un paio di problemi gli hanno fatto saltare ad esempio entrambe le partite giocate proprio contro i neroazzurri, sia quella di campionato sia quella di Coppa Italia, ma ha comunque messo a segno in stagione 14 gol e ben 5 assist dimostrando così tutto il suo valore. “Qui in Italia c’è questa fissazione dei numeri, come se contasse solo quanti gol segni. Io non la penso così, è fondamentale che la squadra funzioni e vinca”, ha detto oggi l’attaccante in un’ intervista al quotidiano La Repubblica, rivendicando così un ruolo anche diverso nello scacchiere tattico voluto da Baroni.
La coppia gol con Dia
Castellanos è alla seconda stagione in maglia biancoceleste e non è stato per niente facile vivere prima all’ombra di una leggenda come Immobile, oltre 200 gol con la Lazio, e poi ereditarne il ruolo con tutto il carico di aspettative che questo ne comportava. “Sento molto questa responsabilità. Ma sono al secondo anno, Baroni ha fiducia in me, i tifosi anche. L’anno scorso mi ha dato un po’ fastidio” ha spiegato ancora il Taty, parlando di quando venne rilegato in panchina nonostante le sue buone prestazioni contro Sassuolo e Atalanta un anno fa, “noi calciatori dobbiamo accettare le scelte. Tutti vogliono più spazio, invece conta il bene della squadra. Con Sarri giocavo poco, ma era un allenatore di grande esperienza”. Baroni fin dal ritiro ha messo Castellanos al centro dell’attacco nel suo progetto tattico, anzi quando ha inventato quel 4231, che ancora adesso accompagna tutte le uscite della Lazio, lo ha fatto proprio per valorizzare al massimo il gioco in funzione anche dei due attaccanti a disposizione: Castellanos e Dia.
Un modulo che ha esaltato la Lazio nella produzione offensiva, ma che a lungo andare è risultato anche difficile da sostenere a mano a mano che veniva meno la condizione fisica. Questa squadra non si sa difendere, si contano sulle dita di una mano le partite dove ha giocato in maniera più accorta, mentre sono soltanto nove in campionato le gare dove è riuscita a mantenere la porta inviolata. Un limite importante se poi gli attaccanti non arrivano a togliere le castagne dal fuoco. Ecco perchè domani Castellanos sarà fondamentale per mantenere viva la corsa europea, servirà un suo gol per spaventare la corazzata di Inzaghi, e il Taty ha anche un conto un sospeso contro di loro. “Riscattarci è una motivazione in più. Ho saltato quella maledetta partita di andata e quella di Coppa Italia, non vedo l’ora di giocare questa sfida così importante”.
