Le valutazioni dei biancocelesti di Marco Baroni al termine della trasferta di San Siro contro l’Inter di Simone Inzaghi. Le pagelle di Inter-Lazio
Un pareggio che probabilmente non serve a nessuno: all’Inter, che perde una grande occasione per lo scudetto e alla Lazio, che viene superata da Roma e Juventus e che attualmente occupa la sesta posizione in classifica. Ma per i biancocelesti il 2-2 in casa dell’Inter arriva al termine di un’ottima prestazione. Una grande prova di carattere che porta i biancocelesti a raggiungere per due volte i nerazzurri. Ancora una volta è Pedro ad essere decisivo: lo spagnolo entra dalla panchina e segna una splendida doppietta.

La Lazio si prende la rivincita dopo il 6-0 dell’andata e, a novanta minuti dalla fine della stagione, sembra scucire il titolo dalle maglie dei nerazzurri. Ad una giornata dalla fine, tutto è ancora in ballo: nella corsa scudetto, nella corsa Champions e per la lotta salvezza.
Inter-Lazio, le pagelle:
Mandas 5,5: Primo tempo quasi da spettatore: impegnato solo un paio di volte in uscite alte. Incolpevole sul gol di Bisseck, arrivato nel recupero del primo tempo. Poteva fare meglio sul gol del 2-1: resta incollato sulla linea di porta.
Marusic 6: Nelle ultime due trasferte era stato utilizzato in avanti, oggi torna all’antico, presidiando la corsia destra difensiva. Primo tempo ordinato,senza fronzoli, concede un solo tentativo a Dimarco. Nella ripresa diventa un’ala aggiunta.
Gila 6,5: Sembrava destinato alla panchina, ma viene schierato dal primo minuto in una sfida delicata e decisiva. Nella prima frazione si concede un paio di sgroppate offensive, oltre al lavoro in marcatura. Esce con i crampi, dopo aver dato tutto.
Romagnoli 6,5: Ferma Thuram anticipandolo, e prende un pestone duro, poi battibecca con Acerbi. Prende per mano la difesa, diventando leader.
Nuno Tavares 6: Non giocava titolare da oltre un mese: l’ultima volta fu il 6 aprile, sul campo dell’Atalanta. Baroni lo rilancia dal primo minuto, per fronteggiare Dumfries, l’uomo più in forma dei nerazzurri. Un paio di sgroppate come ai vecchi tempi. Nella ripresa mette un bel pallone in mezzo, prima di uscire (come al solito), per un problema muscolare. Resta in campo 63′: più di quanto ci si aspettasse.
Guendouzi 5,5: Lotta in mezzo al campo, tra Calhanoglu e Barella. Un paio di distrazioni, in mezzo a tanto lavoro di copertura. Si perde in modo clamoroso Dumfries in occasione del gol del raddoppio: doveva e poteva fare di più.
Rovella 6,5: Copre, cuce, riparte: gioca meno palloni del solito, ma regala copertura al reparto arretrato. Lotta fino alla fine, dando tutto.
Isaksen, errore clamoroso davanti a Sommer
Isaksen 5: Ha avuto sul sinistro la palla della gara, forse della stagione: la tira addosso a Sommer. Errore imperdonabile, nel momento decisivo della gara. Dopo aver segnato a Napoli e Atalanta, ed aver domato il Milan, poteva ripetersi con l’Inter: non ci riesce.

Vecino 7: Un pò trequartista, un pò mediano, un pò incursore. Lotta a centrocampo e si inserisce più volte in appoggio a Castellanos. Regala a Pedro l’assist del gol dell’1-1: da trequartista puro.
Dia 6,5: Primo tempo perfetto: regala fisicità alla difesa, copre su Dumfries e aiuta l’intera squadra a salire, poi si trasforma in rifinitore, regalando un assist al bacio per Isaksen. Da esterno gioca una gara di sacrificio. Nella ripresa ha la grande chance, davanti a Sommer: la fallisce facendosi recuperare da Bisseck.
Castellanos 6,5: Sacrificio e spirito di squadra: lotta solo contro tutti i difensori del Napoli e lavora un numero incredibile di palloni sporchi. Regala a Dia una palla d’oro, poi si procura il rigore del pareggio.
Pedro 8: Pazzesco: sono finiti gli aggettivi per un giocatore eccezionale. Ancora una volta decisivo. Entra dalla panchina e segna una doppietta: come contro il Parma. Realizza il suo record personale di gol. In una stagione unica.
Hysaj 6,5: Buon impatto: entra nell’azione del gol del momentaneo 1-1.