Le principali notizie dal mondo biancoceleste di oggi, lunedì 19 maggio: tutte le ultime novità che riguardano la Lazio: la rassegna stampa e le news
La Lazio pareggia sul campo dell’Inter, fermando la corsa scudetto dei nerazzurri e rimanendo in corsa per l’Europa fino all’ultima giornata. Il 2-2 di San Siro porta la firma di Pedro, ancora decisivo con una splendida doppietta. Tra i biancocelesti cresce il rammarico per le occasioni fallite da Isaksen e Dia davanti a Sommer.
La Lazio viene superata da Juve (67 punti) e Roma (66) e si porta a 65 punti, con tre lunghezze di vantaggio sulla Fiorentina. Ad oggi i biancocelesti sarebbero in Conference League. Sarà decisivo l’ultimo turno che vedrà la Lazio ospitare il Lecce, la Juventus giocare a Venezia e la Roma in trasferta sul campo del Torino.
Pedro eterno: Inter beffata
La Lazio e Pedro gelano Inzaghi. Doppia rimonta nel segno del fuoriclasse spagnolo. Baroni ha dato forse l’ultima spinta al Napoli verso lo scudetto. Destino crudele per Simone davanti alla squadra della sua vita. È una delusione profonda per l’Inter: aveva il match ball per tornare davanti e piazzare il sorpasso in volata, lo ha fallito, giocando male e senza approfittare della buona sorte. Due volte in vantaggio sfruttando i calci piazzati, due volte riacciuffata. Cento minuti per consegnare il titolo a Conte, fermato sul pari al Tardini. La Lazio, sia chiaro, non ha rubato niente e forse avrebbe meritato di vincere. Una beffa perché questo pareggio, per effetto dei successi di Juve e Roma, la farà scivolare quasi certamente in Conference.
Le pagelle: Pedro superstar
Corriere dello Sport
Mandas 4; Marusic 6,5, Gila 6 (98’ Gigot SV), Romagnoli 6, Tavares 5,5 (65′ Hysaj 6); Guendouzi 6,5, Rovella 6,5, Isaksen 4, (53′ Pedro 8), Vecino 6,5; Dia 7, Castellanos 6. All. Baroni 6,5
Il Tempo
Mandas 6; Marusic 6, Gila 6.5 (52° st Gigot sv), Romagnoli 6.5, Tavares 5 (15° st Hysaj 6); Guendouzi 5.5, Rovella 6.5; Isaksen 5 (7’ st Pedro 7.5), Vecino 6.5, Dia 5.5; Castellanos 6. All.: Baroni 6.5
Doppio colpo sulle fasce
In estate sarà rivoluzione terzini. Il mercato è alle porte e lavdirigenza biancoceleste ha già avviato i primi contatti per individuare i profili giusti con cui rinnovare le fasce, in particolare quella sinistra. Tra i nomi monitorati con maggiore interesse c’è quello di Junior Firpo, esterno mancino classe 1996 attualmente in forza al Leeds United ma con un passato importante tra Barcellona e Betis Siviglia. La Lazio, comunque, si muove anche su altri fronti: resta viva l’ipotesi Jackson Tchatchoua del Verona, esterno belga con caratteristiche fisiche e tattiche molto apprezzate da chi a Formello sta pianificando la prossima rosa. Più giovane e meno costoso di Firpo, Tchatchoua potrebbe rappresentare un’alternativa interessante, soprattutto in un’ottica di costruzione a lungo termine.
Baroni: A Milano con personalità”
Tutti i quotidiani partono dalle dichiarazioni di Marco Baroni, rilasciate al termine della partita: “Non abbiamo rimpianti, la squadra è venuta qui con personalità facendo un buon calcio e creando le occasioni migliori. Prendiamo quello che la squadra ha fatto. Faccio i complimenti ai ragazzi perchè abbiamo giocato contro la squadra più forte, ancora in corsa per il campionato e in finale di Champions. Posso solo fare complimenti ai ragazzi”. Sulle occasioni fallite: “In alcune situazioni serviva più qualità in rifinitura e freddezza. Magari l’uno contro uno di Isaksen può avere un’altra soluzione. Nella prossima partita dobbiamo vincere a tutti i costi, per noi e per i nostri tifosi. Ci crediamo, ci sono ancora confronti aperti e dobbiamo assolutamente cercare di fare il meglio”.
Guendouzi criptico sul futuro
Guendouzi criptico sul futuro: «Sono davvero felice di giocare per la Lazio, ma vedremo alla fine dell’ultima gara cosa accadrà, dipende da molte cose. Speriamo di essere qualificati per Champions o Europa League ovviamente, poi vedremo. Darò sempre tutto». Ha detto tutto e il contrario di tutto. Che è felice di restare, ma che si vedrà cosa accadrà. Ha parlato di Champions e di Europa League come se la Conference gli stesse stretta. Da se stesso s’aspetta comunque di più: «Posso fare molto di più – ha aggiunto Guendouzi – ho ventisei anni soltanto, sono soddisfatto della mia stagione ma posso sempre fare meglio. C’è tempo per crescere, spero si vedrà la migliore versione di me nei prossimi anni».
