Accadde oggi 21 maggio: l’Olimpico celebra i campioni biancocelesti

Le partite e i fatti più importanti accaduti nel mondo biancoceleste il 21 maggio. La Lazio celebra per due volte i suoi campioni in una festa indimenticabile

Due scudetti vinti nel giro di 26 anni e festeggiati nella stessa data. Il 21 maggio è il giorno in cui il mondo biancoceleste ha deciso di celebrare i due titoli vinti dalle squadre guidate da Tommaso Maestrelli e Sven Goran Eriksson. Il 21 maggio del 1974, allo stadio Olimpico Chinaglia e compagni hanno festeggiato il titolo contro gli argentini del San Lorenzo d’Almagro. Nel 2000 invece i neo campioni d’Italia hanno affrontato all’Olimpico il Bologna dell’ex capitano Beppe Signori.

LEGGI ANCHE: ACCADDE OGGI 20 MAGGIO: ADDIO AL CALCIO PER UN PORTIERE ECCEZIONALE

21 maggio
Accadde oggi 21 maggio: l’Olimpico celebra i campioni biancocelesti – lalazio.com –

Una data evidentemente simbolica e scelta dal club per festeggiare i due scudetti vinti nella storia. Due appuntamenti che hanno visto la partecipazione di migliaia di spettatori, che hanno riempito le tribune dello stadio Olimpico per non perdersi una festa unica. Destinata a rimanere nella storia.

21 maggio, la data delle due feste scudetto

Il 21 maggio del 1974, a distanza di nove giorni dalla conquista del titolo e due giorni dopo l’ultimo turno di campionato sul campo del Bologna, la Lazio di Tommaso Maestrelli festeggia il tricolore con una notte di gala. Prima della sfida con gli argentini del San Lorenzo de Almagro, sfilano sul tartan dell’Olimpico alcune tra le Vecchie glorie della Lazio, prima di un sentito giro di campo dei Campioni d’Italia. Presenti anche Chinaglia, Wilson e Re Cecconi, seppur in borghese, visto che l’indomani sarebbero partiti per il ritiro della Nazionale in vista dei Campionati del Mondo. La sfida con gli argentini si è chiusa con il successo della Lazio per 1-0, grazie ad un gol di Franco Nanni.

21 maggio
21 maggio, la data delle due feste scudetto – lalazio.com

Ventisei anni dopo, la Lazio festeggia il suo secondo scudetto ospitando il Bologna di Beppe Signori, in una serata indimenticabile. Prima il volo sul campo della Lazio Paracadutismo (come in occasione del Centenario), poi lo show condotto da Enrico Montesano e Anna Falchi, che chiamano uno ad uno i giocatori sul terreno di gioco per un giro di campo emozionante. Dopo la partita (terminata con uno spettacolare 5-5, con gol di Salas, Mancini, Ravanelli, Couto e Simone Inzaghi) arriva il pullman scoperto, che sulle note di We are the Champions dei Queen, ospita tutti i calciatori. Un momento emozionante e indimenticabile.

Una vittoria che vale mezza salvezza

Il 21 maggio del 1989, la Lazio di Beppe Materazzi affronta allo stadio Olimpico la Fiorentina di Roberto Baggio. La formazione biancoceleste aveva interrotto la settimana precedente (sconfiggendo il Pisa in casa) un digiuno di cinque mesi (l’ultimo successo era arrivato nel derby del gennaio 1989), ed ottiene la seconda vittoria consecutiva.

Ruben Sosa gol
Una vittoria che vale mezza salvezza – lalazio.com

Un successo che risulterà decisivo per la corsa salvezza. A decidere la sfida è stato un calcio di rigore segnato da Ruben Sosa nella ripresa. Il campione uruguaiano prima si procura e poi trasforma con freddezza il penalty, battendo il numero uno viola Landucci con un tiro secco e preciso, che si insacca sotto la traversa.

Una rete che vale la qualificazione in Coppa Uefa

Il 21 maggio del 1995 la Lazio di Zdenek Zeman ottiene la qualificazione matematica alla Coppa Uefa, sconfiggendo allo stadio Olimpico la Sampdoria di Sven Goran Eriksson. Una vittoria arrivata al termine di una gara equilibrata e ricca di capovolgimenti di fronte. Nel primo tempo Lombardo (per i blucerchiati) e Beppe Signori, per i biancocelesti, sfiorano il gol.

lazio-Sampdoria Winter
Una rete che vale la qualificazione in Coppa Uefa – lalazio.com

Nella ripresa, dopo numerosi tentativi, arriva la rete che rompe l’equilibrio: Aron Winter riceve palla da Rambaudi e dai venticinque metri scarica un bolide che si insacca alle spalle di Pagliuca. Un gol bello, difficile e decisivo, che apre ai biancocelesti le porte dell’Europa.

Gestione cookie