Lotito pronto a sacrificare un big della sua rosa. Un titolare inamovibile per Baroni, sul quale si è scatenata una vera e propria asta. Operazione caldissima
“Se arriva una buona offerta, mi vendo pure io”. Con questa battuta, il direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani, rispose qualche settimana fa alle tante voci legate a possibili offerte nei confronti dei calciatori biancocelesti. Da Rovella a Guendouzi, da Romagnoli a Castellanos, fino a Isaksen: molti dei calciatori più rappresentativi che fanno parte della rosa biancoceleste sono al centro di interessamenti e/o ammiccamenti da parte di alcune società facoltose. Una volta terminata la stagione (domenica alle ore 20:45 ci sarà l’ultima sfida di campionato contro il Lecce allo stadio Olimpico) la Lazio capirà perfettamente il piazzamento finale in campionato e se giocherà in Europa anche il prossimo anno.

A novanta minuti dalla fine del torneo, tutto è ancora in bilico. La squadra biancoceleste è ancora in corsa per la Champions League (dovrebbe battere i salentini, sperare in una sconfitta della Juventus a Verona e che la Roma non si imponga a Torino, contro un avversario che ha staccato la spina ormai da tempo), potrebbe finire in Europa League o in Conference: per qualificarsi in questa competizione a Zaccagni e compagni basterebbe non perdere con il Lecce, o sperare (in caso di battuta d’arresto nella gara conclusiva) in un mancato successo della Fiorentina a Udine.
Con la Conference League cambiano gli obiettivi: Lotito pronto alla cessione di un big
Chiaramente, il tipo di competizione che la Lazio sarà chiamata a disputare, influirà sulle scelte. La partecipazione alla Champions League garantirebbe degli introiti talmente elevati, da poter programmare senza alcun tipo di problematica economica, la gestione della rosa futura. Quest’anno dall’Europa League i biancocelesti hanno incassato quasi trenta milioni di euro: cifra non esaltante (se paragonata agli introiti di chi ha fatto la Champions), ma ritenuta più che sufficente dal club. E’ chiaro che la Conference, ridurrebbe in modo netto i ricavi. La Fiorentina, tanto per fare un esempio concreto, attraverso il raggiungimento delle semifinali, ha incassato quest’anno circa diciassette milioni di euro. Poco più della metà di quanto ha guadagnato la Lazio arrivando ai quarti di finale di Europa League.

La qualificazione alla Conference League imporrebbe scenari nuovi e idee diverse: che potrebbero comprendere anche cessioni di alcuni big. Il primo nome sulla lista dei partenti, è quello del Taty Castellanos. Il centravanti argentino è reduce da una stagione interlocutoria. I numeri della sua prima annata da titolare, possono anche essere considerati positivi: quattordici gol segnati (dieci in campionato e quattro in Europa League) e otto assist. L’importanza del centravanti argentino negli schemi biancocelesti si è capita in quel mese e mezzo in cui è rimasto ai box per infortunio: durante la sua assenza, la squadra ha faticato tantissimo ad andare a segno, e si è retta grazie ai gol dei difensori (Romagnoli e Marusic).
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Castellanos sterile con le big: l’ultimo errore di Milano grida vendetta
Ma se Taty Castellanos si è dimostrato fondamentale per la manovra della Lazio di Baroni (grazie ai suoi movimenti, alle sue sponde e alla sua capacità tecnica), è altrettanto vero che il numero dei gol segnati poteva e doveva essere più alto. Pensare che il centravanti di una squadra votata al gioco offensivo, chiuda il campionato con soli dieci gol segnati, rende l’idea delle difficoltà realizzative dell’argentino. Altro elemento sul quale il clab ha ragionato con attenzione è la difficoltà palesata a lasciare il segno nelle gare che contano: è rimasto a secco nei due derby, nelle due sfide con la Juve, con l’Atalanta, il Napoli e l’Inter.

A Milano, la scorsa settimana, l’ultimo (eloquente) esempio. Al 95′ con l’Inter tutta sbilanciata in avanti, l’argentino si è ritrovato a gestire una ripartenza con tutta la metà campo nerazzurra sguarnita e con Pedro al suo fianco. Sembrava quasi un due contro zero. Ma (complice anche la stanchezza e la poca lucidità), Taty non solo non ha servito il compagno meglio piazzato, ma si è fatto rimontare e poi, una volta in area, dopo aver ignorato ancora Pedro (che poteva tranquillamente essere servito a centro area), ha calciato debolmente tra le braccia di Sommer.
Castellanos, le tre squadre che lo vogliono in Premier League: la posizione della Lazio
La Lazio riflette sul suo futuro. Castellanos sta bene a Roma e non ha mai dato l’idea di voler tentare un’avventura altrove. Ma intorno al suo nome c’è grande fermento. Almeno tre squadre inglesi si sono informate ed una è pronta a presentarsi a Formello con un’offerta da almeno trenta milioni di euro. Si tratta del Wolverhampton, che sta per cedere Cunha al Manchester United ed ha in mente di sostituirlo con il centravanti della Lazio. Castellanos è il primo nome della lista per il club inglese.

Ma oltre al Wolverhampton ci sarebbero anche West Ham ed Everton. Entrambi i club di Premier hanno messo nel mirino il Taty e sono pronte a farsi avanti. La Lazio aspetta offerte: non ha mai messo il calciatore sul mercato, ma è chiaro che non rimarrebbe insensibile di fronte ad offerte milionarie per lui. Castellanos è arrivato nella capitale l’estate del 2023 ed è stato acquistato per una cifra (comprensiva di bonus) di quindici milioni di euro. Per il club sarebbe un’importante plusvalenza. La sua eventuale cessione porterà i biancocelesti a ragionare sul suo successore. Al momento il greco Ioannidis resta in pole. Secondo quanto riportato da numerosi organi di informazione ellenici, un emissario della Lazio sarebbe in Grecia per chiudere la trattativa.