Dopo un inizio difficile, Belahyane e Provstgaard sono pronti a farsi valere nella prossima stagione. La Lazio punta su di loro per rinforzare la rosa
Reda Belahyane, Oliver Provstgaard e Arijon Ibrahimovic: quelli che dovevano essere i rinforzi della Lazio a gennaio, alla fine si sono rivelati i tre “non” acquisti del mercato invernale. Sebbene non abbiano lasciato il segno immediato, per alcuni di loro (i primi due), la società – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – spera che il loro coinvolgimento diventi più significativo nella prossima stagione.

Il centrocampista marocchino e il difensore danese avranno quindi una nuova opportunità, mentre non verranno versati gli 8 milioni necessari per riscattare il 19enne tedesco, che tornerà così al Bayern Monaco.
I tre nomi erano stati scelti per rinforzare la rosa di Baroni nella corsa finale, ma la realtà è stata ben diversa. L’allenatore non li ha ritenuti pronti a mettere in discussione i titolari e a entrare nelle rotazioni, tanto che sono stati esclusi anche dalla lista Uefa. Complessivamente, hanno collezionato solo 246 minuti con la maglia della Lazio, meno di tre partite complete.
Belahyane è stato il più utilizzato, con 194 minuti distribuiti su 6 presenze, seguito da Provstgaard con 33 minuti e Ibrahimovic con 19 (entrambi con due ingressi). Numeri che non li hanno fatti entrare nel progetto della squadra in questa stagione. Nonostante ciò, domenica sera, in conferenza stampa, Baroni ha cercato di difendere le scelte di mercato: “Sono ragazzi giovani, la società ha fatto il massimo, ma non è questo il discorso“.
Progetto e prospettive future
Per la prossima stagione, però, il piano per l’ex Verona e per il difensore centrale dovrebbe essere diverso. A prescindere dalle decisioni che verranno prese sulla guida tecnica della squadra, i due giovani dovrebbero entrare a far parte dell’organico con maggiore continuità.

Non è detto che diventino titolari, ma sicuramente dovranno essere delle alternative più affidabili. In un periodo di incertezze come quello attuale, con una campagna acquisti da pianificare alla luce della mancata qualificazione alle competizioni europee, puntare sugli ultimi investimenti fatti (9,5 milioni per il marocchino e 4 per il danese) rappresenta uno dei pochi punti di partenza positivi.
Nei pochi minuti in cui è stato in campo, Belahyane ha mostrato qualità da giocatore di livello, che avevano attirato l’attenzione di top club europei prima che la Lazio trovasse un accordo con il Verona. Non è riuscito a convincere Baroni, con Rovella e Guendouzi sempre titolari, per non alterare gli equilibri del centrocampo.
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Discorso diverso per Provstgaard, il cui acquisto è stato anticipato (inizialmente previsto per l’estate) proprio per permettergli di adattarsi al calcio italiano. L’infortunio di Patric lo ha costretto a scendere in campo prima del previsto, ma il danese ha lasciato una buona impressione. In un presente incerto, Reda e Oliver rappresentano due luci, seppur fioche, per il futuro.