Ad annunciare le condizioni del suo ds, ex leggenda dell’Arsenal, è lo Sparta Praga che ha così comunicato i problemi di salute del proprio tesserato.
C’è forte apprensione circa le condizioni di salute dell’ex fuoriclasse del calcio mondiale che, in un comunicato ufficiale da parte del club, sono state chiarite dopo la settimana trascorsa in terapia intensiva.

Come annunciato direttamente dalla capitale ceca, dove è stato ricoverato l’ex giocatore dell’Arsenal presso l’ospedale della città a causa di problemi cardiaci, si tratta di un problema che non permetterà al dirigente di essere all’opera per il lavoro da svolgere in dirigenza allo Sparta Praga. La notizia sulla sua condizione di salute, più importante tra le altre, arriva per voce diretta della società.
L’ex giocatore dell’Arsenal in terapia intensiva: problemi al cuore
Da quando ha smesso di giocare a calcio, l’ex leggenda dei Gunners, della Premier League e ovviamente del calcio in Repubblica Ceca, ha provato ad insediarsi come direttore sportivo in quello che un progetto che non riesce a vederlo più tra i protagonisti assoluti.
Il motivo è legato ai suoi problemi cardiaci, annunciati in un comunicato ufficiale da parte dello stesso Sparta Praga. Il club della Repubblica Ceca ha infatti annunciato il ricovero, da circa una settimana, di Tomas Rosicky.
L’ex fuoriclasse e leggenda dell’Arsenal è stato ricoverato a causa di problemi al cuore. Ci sono anche dichiarazioni dello stesso calciatore, che aveva chiarito i suoi problemi proprio a causa di “cattive abitudini” e con lo stesso Sparta Praga che manda un messaggio di forza, quando chiarisce che Tomas Rosicky sta attraversando un brutto periodo legato alla sua salute.

Il comunicato ufficiale sul problema cardiaco per l’ex centrocampista
Quanto segue, è ciò che ha scelto di pubblicare lo Sparta Praga, per le condizioni di salute di Tomas Rosicky.

L’ex calciatore aveva rilasciato anche dichiarazioni, dando “colpa” dei problemi cardiaci e di salute ad una serie di cattive abitudini: “C’è una predisposizione familiare per questi disturbi. Come giocatore e ds ho sempre dato il massimo, senza esitare mai. Questa situazione però mi ha messo in chiaro che devo curarmi. Mancanza di attività fisica e cattive abitudini, oltre ad un problema forse di genetica, mi hanno portato a dove sono oggi. Guarirò, ma per ora non posso svolgere le attività sportive e da ds. Rimarrò in contatto con il mio staff, noi lavoriamo sempre come squadra, anche adesso”.