Ore importanti per il futuro di Maurizio Sarri. Il tecnico toscano sta per dare una risposta alla proposta del club biancoceleste. Ecco cosa manca per l’accordo
Da circa quarantotto ore il mondo biancoceleste è tornato in subbuglio, alla luce del possibile ritorno di fiamma verso Maurizio Sarri. Quella che sembrava una semplice boutade, si è trasformata in poche ore in una possibilità concreta. Il direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani sta spingendo sull’acceleratore: dopo aver parlato con la squadra si è concentrato sul patron Lotito, convincendolo della bontà dell’operazione.
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Ma dopo un primo colloquio informativo, nel quale si è iniziato a sondare il terreno e a cercare di capire le reali possibilità di manovra, le parti non si sono più sentite. Oggi potrebbe essere il giorno giusto per un nuovo contatto: per provare a intavolare una nuova trattativa e realizzare dei passi in avanti. L’interesse della Lazio è concreto e Sarri è rimasto molto colpito dalla richiesta di Lotito e Fabiani.
Sarri, il primo contatto con la Lazio e la posizione attuale
E’ rimasto legato alla Lazio e l’idea di riprendere il percorso interrotto un anno e mezzo fa lo stuzzica in modo concreto. Ma il tecnico non ha dato risposte concrete, prendendo tempo. Al momento ha ascoltato la proposta del club biancoceleste senza alcun tipo di preclusione. Ma non ha dato nessun ok e ha assunto una posizione di attesa. Un particolare che nasconde una volontà chiara: Sarri non considera la Lazio una prima scelta: al momento il ritorno in biancoceleste non rappresenta una priorità. E’ lusingato dall’interesse del club, ma aspetta di verificare l’evoluzione del valzer delle panchine.
Da quando ha lasciato la capitale (marzo del 2024) è rimasto in attesa di una chiamata che lo stuzzicasse e che “mi faccia arrapare, facendomi venire voglia di tornare in panchina”, come ha recentemente dichiarato. Una proposta che, è bene ribadirlo, al momento non è mai arrivata. Alla porta del tecnico di Figline Valdarno ha bussato il Milan (proponendo però solo sei mesi di contratto, prima di virare su Sergio Conceicao) e qualche squadra araba. Al di là di ammiccamenti (Fiorentina, Roma) non sono mai arrivate proposte concrete. Una situazione sulla quale la Lazio fa gioco per riportarlo nella capitale.
Perchè Sarri ancora non ha risposto alla Lazio? Cosa sta aspettando?
Ma la situazione ora è cambiata. II valzer delle panchine che è scattato nelle ultime ore ha rivoluzionato lo scenario. L’addio di Gasperini all’Atalanta, ha portato il club bergamasco a valutare con attenzione la figura di Sarri, che al momento si sta giocando la panchina nerazzurra con Thiago Motta e Tudor (sempre che non resti alla Juve). L’ex tecnico di Juve, Chelsea, Napoli e Lazio è entrato anche nel mirino della Fiorentina, dopo l’addio di Palladino. Motivo che lo ha portato a prendere tempo con la Lazio.
Prima di dare una risposta definitiva a Lotito e Fabiani, Maurizio Sarri vuole valutare bene la situazione. Al momento le panchine in bilico sono tante: dall’Atalanta al Milan, dall’Inter (in caso di addio di Simone Inzaghi dopo la finale di Champions League) alla Lazio, passando per la Fiorentina. Napoli (con Conte), Bologna (Italiano viaggia verso il rinnovo) e Roma (c’è l’accordo con Gasperini) sono le uniche squadre di prima fascia ad aver trovato ormai un accordo di massima in vista della prossima stagione. Ecco perchè Sarri si è messo in una posizione d’attesa.
Sarri aspetta prima di rispondere: è un problema economico?
Il tecnico sta aspettando: il suo atteggiamento è simile a quello di Lotito,nel corso delle consultazioni: prima di rispondere, sente tutte le parti: tutte le proposte. Uno stand by che non è stato troppo gradito dal patron biancoceleste. Lotito, che forse si apsettava una reazione diversa, preso atto della volontà di Sarri di non rispondere alla sua proposta, ha alzato immediatamente il telefono ed ha parlato con Gattuso. Non si escludono anche colloqui con altri tecnici (da Palladino a Sergio Conceicao). Cosa deve fare la Lazio per convincere Sarri ad accettare? Difficile dirlo: al momento le parti non hanno discusso di aspetti contrattuali. Si è soltanto testata la volontà del tecnico di tornare a lavorare a Formello.
Difficile quindi pensare che, alzando l’ingaggio, Sarri possa virare verso il si. Il problema, al momento, non è economico: ma progettuale. Il tecnico toscano non si tirerebbe indietro e sarebbe pronto a rimettersi in discussione sulla panchina biancoceleste, ma prima di gettarsi a capofitto in questo progetto (e quindi iniziare anche a studiare le varie soluzioni tecniche all’interno della rosa), vuole capire se la proposta della squadra biancoceleste sia la più stuzzicante e quella che si legherebbe di più al suo modo di lavorare.
Sarri sta per dare una risposta alla Lazio: il tempo sta oper scadere
Ripartire a Bergamo avrebbe i suoi pro e i suoi contro: arrivare dopo Gasperini potrebbe non essere facile, soprattutto in una squadra costruita da anni con la difesa a tre, ma rispetto alla Lazio, il club bergamasco ha dimostrato di lavorare sul mercato in sintonia con i vari tecnici di turno, realizzando dei progetti che potrebbero essere fatti su misura per lui. Firenze sarebbe una sorta di scelta del cuore. Sarri potrebbe lavorare vicino casa e alla guida di una squadra che sembra fatta apposta per giocare con il 4-3-3. Ma ci sarebbe l’incognita Conference League, manifestazione che il tecnico nella sua esperienza a Roma ha considerato più un dastidio che un’opportunità.
A Roma Sarri conosce perfettamente pregi e difetti del lavorare con la Lazio di Lotito. Non gli dispiacerebbe ripartire da dove si era fermato quindici mesi fa, ma questa volta non intende lasciare nulla al caso: sa dove può spingersi e cosa può ottenere: il suo stand by non durerà a lungo: a breve darà una risposta definitiva. La Lazio resta in attesa.
