La Lazio, dopo la disastrosa conclusione del campionato culminato con l’incredibile sconfitta casalinga contro il Lecce, che ha condannato i biancocelesti a restare fuori dall’Europa, ha deciso di voltare subito pagina
Tutto in pochi giorni. All’improvviso è come se avessimo vissuto una specie di sogno diventato alla fine incubo, e una volta riaperti gli occhi la realtà è completamente un’altra. La Lazio arriva all’ultima partita in campionato, in casa contro il Lecce, quando matematicamente potrebbe ancora conquistare la Champions League, mal che vada si ritroverebbe in Conference League. Invece la clamorosa sconfitta per 0-1 condanna addirittura i biancocelesti di Marco Baroni, dopo otto anni, a restare fuori dalle competizioni europee. Neanche una settimana dopo Baroni ha rimesso il suo mandato raggiungendo un accordo economico con la società per la rescissione e sembra tutto fatto per il ritorno sulla panchina della Lazio di Maurizio Sarri che soltanto 15 mesi fa faceva esattamente quello che oggi ha fatto Baroni.
Il Sarri bis sembra davvero cosa fatta. Dopo la cena in un ristorante dei Parioli di due sere fa tra l’entourage del tecnico toscano e il direttore sportivo della Lazio, alcune telefonate intercorse tra Lotito e lo stesso Sarri, sembra spianata la strada al ritorno dell’ex tecnico di Juventus e Milan alla Lazio. Ora serviranno le classiche 24/49 ore del weekend per studiare bene tutti i dettagli del contratto, clausole e postille e poi ad inizio della settimana prossima, che coinciderà con l’apertura della prima finestra di mercato e con il varo anticipato dei calendari della prossima stagione, dovrebbe arrivare la firma definitiva.
Il ritorno di Sarri alla Lazio
Tutto in pochi giorni. Un vero e proprio terremoto che ribalta ancora una volta tutto in casa Lazio. La sconfitta in casa contro il Lecce costa la panchina a Baroni che rimette il suo mandato alla società, la società che si guarda intorno e, al contrario di altre situazioni simili in passato, vira immediatamente sul ritorno di Maurizio Sarri, che sembrerebbe aver accettato di rimettersi in gioco proprio con il club di Claudio Lotito. Insomma un modo di agire che non sembra davvero appartenere alla Lazio, ma che può solo far ben sperare nella costruzione della rosa che verrà. Maurizio Sarri sembrerebbe aver dettato le sue linee guida per quanto riguarda il mercato sia in entrata sia in uscita.
E’ chiaro che sa benissimo che ritroverà una Lazio molto diversa da quella che ha lasciato, almeno in alcuni ruoli chiave. Milinkovic Savic, Felipe Anderson, Immobile e Luis Alberto non ci sono più e al loro posto sono arrivati calciatori diversi nelle caratteristiche tecniche e purtroppo anche nella resa che hanno avuto in questa stagione. Solo il francese Guendouzi, che nell’ultimo anno di Sarri faceva già parte dell’organico biancoceleste sembra essere perfetto per il centrocampo a tre che ha sempre caratterizzato le squadre del tecnico toscano. Su tuti gli altri il ragionamento è stato diverso.
Ecco la lista del tecnico
La Lazio il prossimo anno sarà chiamata a disputare soltanto le gare di campionato, oltre a quelle che sarà in grado di conquistare nella Coppa Italia dove però il tabellone ha già inserito il Milan come avversaria negli ottavi di finale, quindi una gara a settimana, ideale per Sarri per preparare al meglio la squadra, allenarla a dovere, per recuperare energie fisiche ed eventuali infortuni. Tutte situazioni che possono suggerire una rosa più corta rispetto agli ultimi anni. In porta ci potrebbe essere il rilancio di Provedel, suggerito dall’ex tecnico del Chelsea quando i biancocelesti erano alla ricerca del sostituto di Strakosha. La difesa, punto assoluto di forza per la conquista del secondo posto nella seconda stagione sarriana, a Sarri potrebbe anche andare bene così. Romagnoli, Gila e soprattutto Patric, una volta recuperato dall’operazione, sono collaudati per giocare nel sistema difensivo che piace a Sarri, Prostgaard un giovane da lanciare, forse soltanto Gigot potrebbe non avere le caratteristiche giuste.
Marusic e Lazzari a destra avevano già dimostrato di integrarsi bene con le idee di Sarri, a sinistra la questione è più difficile, perchè nè Tavares, nè Pellegrini sembrano essere adatti, sia per motivi di tenuta fisica che tattica. A centrocampo bene sia Rovella che Belayane nel ruolo di centrale, oltre al possibile ritorno di Cataldi dalla Fiorentina, Guendouzi perfetto come mezzala, resta completamente scoperto il ruolo dell’altra mezzala. In attacco perfetti sia Zaccagni che Pedro, compatibilmente con l’età che avanza per lo spagnolo sulle fasce, da testare Tchaouna, mentre sia Isaksen sia Noslin non sembrano rientrare nelle idee del mister. Così come Castellanos e Dia, tanto che Sarri vorrebbe un centravanti nuovo da acquistare. Riassumendo 3/4 acquisti, un terzino sinistro, almeno una mezzala a centrocampo, un esterno destro d’attacco e una centravanti. Queste le idee già sul tavolo per il Sarri bis.
