Contratto pronto, staff da definire: Sarri riflette sul ritorno alla Lazio. Lotito e Fabiani spingono, il tecnico valuta progetto e garanzie future
È tutto pronto: il contratto è compilato, manca solo la firma di Sarri. Firma o non firma? La Lazio – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – è sempre un mondo doppio, pieno di variabili e finali alternativi. Anche questa volta, gli scenari sono molteplici. Ma Lotito e Fabiani spingono per chiudere: sono ottimisti. Il diesse è pronto a partire per Castelfranco di Sopra, aspetta solo un segnale da Maurizio.

Un incontro è possibile per approfondire quanto già discusso con i suoi manager nella cena-vertice di giovedì sera, proseguita a casa del presidente fino a notte fonda. Sarri si è preso qualche ora – forse qualche giorno – per riflettere. È attratto dal ritorno alla Lazio, ma osserva anche cosa accade a Bergamo dopo l’addio di Gasperini e a Firenze, dove però i viola sembrano orientati altrove.
Sarri sta valutando il progetto illustrato da Fabiani a Busardò e Pellegrini, poi approfondito con Lotito. La Lazio ha garantito la conferma dei big, anche a costo di rinunciare a incassi pesanti, una scelta forte in ottica mercato. Ma la sostenibilità di questa linea si scontra con la realtà dei conti: niente ricavi europei dopo otto anni consecutivi. L’indice di liquidità resta un ostacolo, i vincoli UEFA impongono di limitare spese e stipendi al 70% dei ricavi. Numeri che pesano, come sempre.
La scelta spetta a Sarri, che conosce bene i meccanismi interni e le abitudini della casa. Se accetta, dovrà prendersi il pacchetto completo, compreso il rischio di ripensamenti e inversioni di rotta. Lotito e Fabiani, dal canto loro, sanno che Mau è imprevedibile e può perdere la pazienza. Ma sanno anche che oggi, forse più di ieri, hanno bisogno l’uno dell’altro. La Lazio vuole ripartire con un nome forte in panchina, Sarri vuole tornare in pista. È carico, ha voglia.
Staff, contratto e possibili alternative
Il Comandante dovrà decidere se rientrare senza condizioni, almeno nel primo anno, con l’obiettivo di far crescere i giovani rimasti ai margini con Baroni, allenando a settimana piena come predilige, tentando una nuova scalata. Il saliscendi dell’era Lotito lo conosce bene: ne ha pagato le conseguenze anche dopo il secondo posto del 2023. Il nodo principale resta il progetto tecnico, ma la Lazio è determinata a convincerlo.

Ci sono ancora dettagli da sistemare, soprattutto sullo staff. La presenza di Gianluca Grassadonia al vertice di giovedì era un segnale: il club vuole inserirlo nello staff di Sarri come collaboratore tecnico. Mau, dopo la rottura con Martusciello nel marzo 2024, ha promosso Marco Ianni a vice e lo considera intoccabile. Storico il legame con Massimo Nenci, preparatore dei portieri, con la possibilità di confermare anche Viotti, già attivo con Baroni. Completano lo staff Pasqui (collaboratore tecnico), Losi e Ranzato (preparatori atletici). Sarri ha chiesto un rinforzo in più, qui si inserisce Grassadonia.
L’accordo economico sembra il punto meno complesso. La proposta è un biennale da 2,5 milioni a stagione più bonus, con premi da 1 milione per la Champions e 500mila per l’Europa League. Ma quanto è concreta oggi la corsa Champions, dopo due settimi posti e tutte le big pronte a rinforzarsi? È il dubbio che tormenta Mau.
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In caso di no, restano vive altre opzioni sul mercato: oltre ai nomi di Gattuso e Vieira, occhio a Palladino. Intanto, è ancora sotto contratto Baroni: la risoluzione è slittata a martedì. È in corsa per Torino e Fiorentina. Lotito, in Molise per impegni politici, aspetta Sarri e dovrà dare l’addio a un altro tecnico. Martedì può essere il giorno delle uscite e, forse, dei ritorni.