Accadde oggi 1 giugno: un pareggio in extremis rovina la festa scudetto

I fatti, le partite, i personaggi e i momenti più importanti vissuti dalla Lazio nella sua storia il 1 giugno. Giorno in cui i biancocelesti rovinano la festa scudetto della Juve

Ci sono imprese che verranno ricordate per sempre ed altre che, nonostante il grande peso specifico che l’hanno accompagnate, vengono spesso dimenticate. Nonostante rappresentino una soddisfazione enorme per chi è riuscito a portarle a casa. Quello che Dino Zoff è stato capace di fare alla guida della Lazio nel girone di ritorno della stagione 96-97, è davvero incredibile. A gennaio del 1997, dopo una sconfitta casalinga contro il Bologna e con la Lazio ad un passo dal quart’ultimo posto in classifica, Cragnotti convoca nuovamente Zoff nel suo ufficio. Sembra un dèjà vu. Un ritorno alla primavera del 1994 (quando gli venne chiesto di diventare presidente e lasciare la panchina a Zeman, ma a parti invertite.

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1 giugno
Accadde oggi 1 giugno: un pareggio in extremis rovina la festa scudetto – lalazio.com –

Cragnotti chiede a Zoff di svestire la giacca e la cravatta ed indossare nuovamente la tuta. Sa benissimo che solo un uomo come lui può traghettare una nave destinata alla deriva, verso acque più calme. Zoff non solo salva la squadra, ma la trasforma, risollevando la situazione e raggiungendo un quarto posto in classifica insperato. E’ un capolavoro straordinario. Una grande rivincita nei confronti di chi lo aveva accantonato come tecnico. Zoff prende la Lazio al tredicesimo posto (a più cinque dal quart’ultimo posto) e chiude la stagione come quarta forza del campionato.

1 giugno 1997: la Lazio ferma la Juve campione d’Italia

L’ultima giornata di campionato si gioca il 1 giugno del 1997. La Lazio è ospitata dalla Juventus di Marcello Lippi, campione d’Italia. E’ la classica ultima giornata in cui i campioni d’Italia celebrano lo scudetto appena vinto sul campo. Qualcuno entra sul terreno di gioco con i capelli colorati di rosso, bianco e verde. Altri giocano sul velluto, tra l’entusiasmo del pubblico. La Juve chiude il primo tempo sul due a zero, grazie ai gol di Vieri e Amoruso. Ma la Lazio di Zoff non vuole fare da comparsa.

Juve-Lazio 1997
1 giugno 1997: la Lazio ferma la Juve campione d’Italia – lalazio.com –

Il tecnico vuole chiudere la stagione (e tornare a fare il presidente, visto l’accordo del club con Eriksson in vista della stagione successiva), regalandosi un’ultima soddisfazione. Casiraghi accorcia le distanze con un gran tiro dl limite dell’area di rigore, poi Protti, al termine di una bella serpentina, supera il portiere e insacca la rete del definitivo 2-2. Un pareggio che rovina (ma solo in parte) la festa scudetto della Juve e certifica i numeri straordinari della Lazio di Zoff.

A distanza di anni, quando lo abbiamo intervistato su quella stagione, abbiamo chiesto all’ex tecnico quanto fosse orgoglioso di aver sostituito Zeman (dal quale era distante dal punto di vista della mentalità) ed aver ottenuto quel tipo di risultato. “Orgoglioso fino a certo punto”, ci ha confessato Zoff. “Eravamo in una posizione di classifica che faceva paura. L’orgoglio magari è venuto dopo. Nel momento in cui sono subentrato eravamo, se non sbaglio, quintultimi e ci aspettava una trasferta sempre insidiosa come quella di Udine. Mi ricordo che Cragnotti mi disse: Zoff, qui dobbiamo cambiare e l’unica persona che può gestire questa situazione sei tu. A me sinceramente l’idea di tornare ad allenare la Lazio non è che mi facesse proprio impazzire. Avevo paura che qualcuno pensasse che io avessi agito dietro le quinte per tornare a fare l’allenatore. Però nella necessità ho fatto questo passo e poi è andata bene, anche perché la squadra c’era e non meritava assolutamente la classifica che occupava”.

 

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