Quale sarà il futuro di Danilo Cataldi e Matias Vecino? Resteranno alla Lazio con il ritorno di Maurizio Sarri o dovranno cercarsi una nuova sistemazione? Il tecnico ha deciso…
La stretta di mano che ieri Maurizio Sarri e il direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani si sono scambiati intorno alle ore 18 a Figline Valdarno, ha sancito il Sarri bis. Il tecnico toscano ha dato l’ok al club biancoceleste, accordandosi su durata del contratto (due anni più opzione per il terzo), ingaggio (due milioni e mezzo di base fissa più bonus che variano dai cinquecento mila euro in caso di qualificazione in Europa League al milione per la Champions) e strategie tecniche.
Domani o al massimo tra mercoledì e giovedì, l’allenatore toscano sbarcherà nella capitale per apporre la firma sul contratto che lo legherà al club capitolino e che gli permetterà di riprendere in mano le chiavi del centro Sportivo di Formello. Sarà lui a dover risollevare la squadra dopo due settimi posti e rilanciarne le ambizioni. Potrà farlo nelle condizioni che più gli aggradano: senza impegni infrasettimanali e coppe che non ha mai digerito. Potrà lavorare l’intera settimana a Formello, preparando solo la sfida di campionato e al massimo la Coppa Italia.
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Proprio per questo, con la Lazio ha studiato una strategia diversa rispetto al passato: la squadra biancoceleste avrà una rosa meno ampia. L’idea è di avere tra i diciannove / venti giocatori, più qualche giovane. Inutile ingolfare il parco giocatori per sole due competizioni. La squadra biancoceleste in questa stagione ha giocato cinquantadue gare (trentotto in campionato, dodici in Europa League e due in Coppa Italia). Il prossimo anno ridurrà in modo drastico il proprio impegno: da quì l’idea di una rosa meno abbondante.
Cataldi, futuro in bilico: per Sarri è una terza scelta
Tanti i nodi da sciogliere: il primo riguarda il centrocampo. Al momento il tecnico può contare su Rovella, Guendouzi, Belahyane e Dele Bashiru. In queste ore è in corso di valutazione il futuro di Danilo Cataldi e Matias Vecino. Il regista romano tornerà dal prestito alla Fiorentina: in maglia viola, a parte qualche infortunio di troppo, si è messo in evidenza, diventando una pedina fondamentale nel gioco di Palladino. Con la conferma del tecnico il suo riscatto sarebbe stato scontato. Oggi la situazione è cambiata. Se a Firenze dovesse poi approdare Baroni, sarebbe ancora più complicata una sua permanenza (fu lui l’estate dello scorso anno a chiudergli le porte della Lazio, portandolo ad accettare l’offerta della Fiorentina).
Potrebbe tornare e giocarsi il posto con Sarri in panchina? Difficile. Il tecnico lo ha sempre apprezzato (era lui il titolare la stagione che la Lazio chiuse al secondo posto) ma al momento in quel ruolo ci sono Rovella (titolare) e Belahyane, che ha tutte le caratteristiche per diventare centrale nel suo gioco. Cataldi rappresenta una terza scelta. Il vantaggio di una sua eventuale permanenza è legata al fatto che non occuperebbe posti nella lista serie A (essendo uscito dal settore giovanile biancoceleste), ma nell’anno in cui la Lazio ha optato per una riduzione della rosa, pensare di avere tre alternative per un solo ruolo, sembra davvero complicato. Per Cataldi si cercheranno sistemazioni: qualora non arrivassero proposte, la sua situazione verrà valutata in corso d’opera.
Vecino resta o parte? L’idea della Lazio e del tecnico è chiara
Vecino invece è arrivato alla scadenza naturale del suo contratto dopo quattro stagioni nella capitale. Gli infortuni lo hanno tenuto a lungo fuori dalla squadra titolare e solo nel finale (gol alla Juve e assist all’Inter) è riuscito a ritrovare un minimo di continuità di rendimento. Vecino era arrivato a Roma l’estate del 2021, fortemente voluto da Sarri che lo aveva lanciato ad Empoli. Al termine della sua prima stagione a Roma, il Galatasaray gli offrì un contratto vantaggioso, ma fu proprio il tecnico a fermarlo.
Oggi la situazione è cambiata. Prima della virata sul “Comandante” l’intenzione del club era di chiudere il rapporto con l’uruguaiano. Alla luce del ritorno dell’allenatore toscano, potrebbe esserci una nuova chance per il centrocampista uruguaiano. La sensazione (sopo i primi colloqui tra tecnico e direttore sportivo) è che nessuno dei due farà parte della rosa della Lazio del prossimo anno. Solo Vecino potrebbe avere qualche chance in più. Ma l’intenzione della società è di aggiungere un nuovo mediano in rosa: una mezz’ala che sappia garantire mobilità, palleggio e inserimenti.
