Oramai manca soltanto la formalità della firma sul contratto, ma è praticamente tutto deciso per il ritorno del Comandante e dopo la risoluzione di Baroni comincerà la seconda avventura di Sarri alla Lazio
Maurizio Sarri è destinato a essere per la seconda volta il nuovo allenatore della Lazio. La missione del direttore sportivo dei biancocelesti in Toscana, Angelo Fabiani, è andata a buon fine ed è stato trovato un accordo totale con il tecnico. Sarri tornerà sulla panchina della Lazio dopo poco più di un anno. L’accordo prevede un contratto biennale con opzione per Sarri e il suo staff da 2,5 milioni a stagione di parte fissa, più un eventuale bonus di 500mila euro in caso di Europa League e di un milione in caso di Champions.

Adesso è tutto vero. A una settimana dalla clamorosa sconfitta casalinga contro il Lecce nell’ultima giornata di campionato, che ha escluso i biancocelesti dalle competizioni europee della prossima stagione, dopo otto partecipazioni consecutive, il ribaltone è servito. Via Marco baroni, artefice comunque di 65 punti, insufficienti però per raggiungere l’obiettivo quest’anno, e dentro Maurizio Sarri, per un ritorno che ha davvero del clamoroso, ma che potrebbe schiudere prospettive inaspettate.
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Il ritorno del Comandante
Alla Lazio tutto è sempre molto complicato. Questo rapporto più odio che amore con il presidente Lotito, in questi venti anni di presidenza, ha portato l’ambiente biancoceleste alla consapevolezza di poter vivere soltanto alla giornata o meglio, in termini calcistici, all’annata. Poca progettualità, poca programmazione, investimenti sempre mirati a non sperperare le risorse che l’autofinanziamento riesce a generare. Ecco perchè molte volte il tifoso si attacca in maniera viscerale a un’idea, a un’utopia e quale più grande utopia poteva ritornare a Formello dopo il disastro finale di questa stagione di quella del Sarrismo?

Il pressing del direttore sportivo e le promesse del presidente hanno fatto breccia nell’anima seppur burbera, ma sensibile, a quei valori che nel calcio oramai non esistono più, del tecnico toscano, che sapeva perfettamente che la sua missione qui a Roma si era soltanto interrotta, non certo conclusa. A volte nel calcio certe annate vanno così e allora vele al vento per il Sarri bis con la benedizione della piazza che comunque ha molto amato l’ex tecnico toscano e dei fedelissimi rimasti alla Lazio che da giorni con messaggi e telefonate lo spingono a tornare, facendogli sentire tutta la stima e la voglia di ricominciare tutti insieme un altro viaggio verso quell’utopia che a volte aiuta a sognare e ad andare oltre le proprie forze e capacità.
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I fedelissimi pronti ad accoglierlo
La rosa della Lazio che Sarri troverà a Formello è profondamente mutata, se non nel numero sicuramente nel “peso” all’interno dello spogliatoio, la società questa estate ha deciso di ripartire con un nuovo progetto rilasciando alcuni dei protagonisti assoluti degli ultimi anni biancocelesti. Immobile, Luis Alberto, Felipe Anderson , Milinkovic Savic, Cataldi, hanno fatto la storia del club e sono andati a cercare fortune altrove, ma molti che avevano apprezzato le qualità del Sarrismo sono rimasti e non vedono l’ora di ricominciare con l’ex tecnico di Juventus e Napoli. Sarà sicuramente di nuovo 433 e molti attualmente in rosa ritroverebbero quegli automatismi mandati a memoria grazie agli allenamenti ripetuti mille volte con Sarri in panchina.

Zaccagni e Pedro ad esempio, con il primo che grazie proprio al quel gioco offensivo aveva trovato anche la Nazionale, mentre l’eterno attaccante spagnolo, autore di una stagione straordinaria, ritroverebbe per la terza volta in carriera il tecnico toscano che tre anni fa lo convinse a lasciare la Roma per seguirlo alla Lazio, spalancandogli di fatto una seconda carriera. Matteo Guendouzi ha più volte sottolineato quanto sotto la guida del tecnico abbia imparato per diventare un giocatore a tutto campo. Il centrocampista francese è un pezzo pregiato sul mercato, ma Sarri ha chiesto categoricamente che non venga ceduto, mentre Nicolò Rovella, arrivato alla Lazio nel 2023, proprio con Sarri, ha appreso i movimenti del regista che lo hanno portato a esplodere questa stagione, così come Vecino che ora sogna il rinnovo del contratto.

E poi Provedel, scelto proprio dal mister come nuovo portiere della Lazio dopo l’addio di Strakosha, Marusic che, dopo il rinnovo automatico scattato quest’anno, ritroverebbe uno dei più grandi estimatori, così come Romagnoli, giocatore che Sarri ha messo in cima alla lista degli incedibili. La Lazio sicuramente proseguirà il suo percorso di ringiovanimento, ma lo farà con la voglia e l’orgoglio di un allenatore che sa che ha interrotto un’utopia che non vede l’ora di cavalcare di nuovo con la Lazio.