Lazio, Sarri in campionato è garanzia assoluta e il prossimo anno sarà senza Europa

L’ufficialità arrivata ieri del ritorno di Maurizio Sarri sulla panchina della Lazio, dopo soli 15 mesi da quello strano arrivederci, riapre prospettive importanti soprattutto in vista della prossima stagione con soltanto il campionato da disputare

Da ieri è tutto vero, il Sarri bis è realtà. Con una rapidità d’azione mai vista prima nell’era Lotito, a soli sette giorni dalla clamorosa disfatta interna contro il Lecce, che chiude il campionato condannando i biancocelesti a restare fuori dalle competizioni europee per la prima volta dopo otto partecipazioni consecutive, la società annuncia la risoluzione del contratto con Marco Baroni e presenta con una serie di post social e comunicati ufficiali, il ritorno di Maurizio Sarri. Una svolta importante che rianima un ambiente rimasto sconcertato per come si è conclusa questa stagione.

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Lazio, Sarri in campionato è garanzia assoluta e il prossimo anno sarà senza Europa – LaLazio.com – Ansa foto

L’ex tecnico di Juventus e Napoli torna così, soltanto 15 mesi dopo, sulla panchina della Lazio, che aveva deciso di lasciare vacante rimettendo il suo mandato al termine della clamorosa sconfitta casalinga contro l’Udinese, che a distanza di tempo, tanto assomiglia a quella subita dalla Lazio di Marco Baroni una settimana fa contro il Lecce. Sarri torna a Roma deciso a riprendere il discorso interrotto bruscamente per tornare a sognare insieme ai tifosi che lo avevano osannato nelle due ottime annate precedenti.

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Numeri che fanno ben sperare

Sarri è un allenatore molto particolare, un tecnico vecchio stampo che ama allenare, ama insegnare calcio sul prato verde, in tuta, mettendo in pratica quel 433 suo marchio di fabbrica fatto di possesso palla e improvvise accelerazioni, badando prima di tutto però a blindare la difesa. Ecco perchè non ha mai amato il doppio impegno campionato-Coppe, tranne l’anno del Chelsea, dove però poteva gestire due squadre praticamente dello stesso livello, perchè questo gli impedisce di lavorare, di preparare tatticamente la partita piuttosto che organizzare i bagagli e affrontare l’ennesimo spostamento.

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Numeri che fanno ben sperare – LaLazio.com – Ansa foto

E i suoi numeri sono lì a testimoniare questa tendenza. Infatti nei suoi anni di Lazio, la squadra ha preso a volare proprio quando malauguratamente è andata fuori dalle coppe europee, certamente un limite, ma che il prossimo anno potrebbe essere una grande risorsa. Maurizio Sarri con la Lazio ha disputato 137 gare totali, ottenendo 65 vittorie, 30 pareggi e 42 sconfitte, con una media di vittorie del 47%. Media che però cresce se si esaminano soltanto i punti ottenuti in campionato nelle due stagioni e mezzo sulla panchina biancoceleste.

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Una gara a settimana

Il prossimo anno quindi sarà un’annata particolare perchè la Lazio si ritroverà a guardare le gare delle coppe europee dal divano di casa. Non sono bastati infatti i 65 punti ottenuti per fare meglio del settimo posto che ha promosso per gli scontri diretti la Fiorentina in Conference League proprio al posto dei biancocelesti. Ma proprio il ritorno di Sarri a Formello potrebbe, con soltanto le 38 gare di campionato (più almeno una di Coppa Italia contro il Milan), favorirne il cammino.

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Una gara a settimana – LaLazio.com – Ansa foto

Sarri infatti nel computo totale delle sole gare di serie A con la Lazio ha uno score importante, 52 vittorie, 22 pareggi e 30 sconfitte, con una media punti di 1,71 a gara e una percentuale del 50% di gare vinte totali. In più c’è la certezza di un gioco mandato a memoria che ha portato nella stagione 2022-23 a conquistare uno straordinario secondo posto con 74 punti, 60 gol fatti e solo 30 subiti, seconda difesa del campionato dietro ai 28 del Napoli Campione d’Italia. Insomma, in una stagione dove ci si dovrà per forza di cose concentrare soltanto sul campionato, Maurizio Sarri potrebbe risultare proprio quel valore aggiunto per cercare di colmare quel gap che inevitabilmente emergerà prepotente sul mercato. L’importante sarà seguire il Comandante nelle indicazione dei giocatori che servono per mettere in mostra le sue doti di allenatore di campo.

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