Sia Fazzini che Colpani erano nella lista di Sarri durante la prima avventura. Adesso lasciano Empoli e Monza dopo le retrocessioni: entrambi valutati circa 12 milioni ma i club devono venderli in estate
Come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport è un Sarri d’assalto, quello che si appresta a riprendere in mano la Lazio Carico, gasato, ritemprato dall’anno di pausa. È atteso oggi a Formello, la visita-lampo servirà per fare il punto sul mercato con il diesse Fabiani. Ha già ricevuto la conferma della permanenza dei big e la promessa del club: ridurre la rosa a 22 elementi, con 19 giocatori di movimento e 3 portieri.

Questa è la linea guida. Ogni operazione in entrata dipenderà dalla riuscita di questo doppio piano. Per ogni uscita – se ce ne saranno – Lotito ha garantito un innesto di pari livello. L’ultima parola spetterà sempre al Comandante. Il blitz a Formello servirà per confrontarsi su nomi e priorità.
È tornato in auge Parisi della Fiorentina per la corsia mancina, in lista anche Junior Firpo, in scadenza con il Leeds e nel mirino del Lione. Un nuovo esterno arriverà solo se partirà uno tra Tavares e Pellegrini. Un altro punto da discutere è la mezzala sinistra: al momento il titolare è Dele-Bashiru.
Il ritorno di Sarri potrebbe rasserenare Vecino, deluso finora dai silenzi sul rinnovo. Un interno in più, magari con le sue caratteristiche, farebbe comodo. Ma senza cessioni e reinvestimenti, serviranno idee e occasioni. Due vecchie conoscenze di Sarri sono sul taccuino.
Da Colpani a Fazzini, le occasioni di mercato per Sarri
Uno è Jacopo Fazzini, classe 2002, vicinissimo alla Lazio a gennaio. Oggi lo cercano Bologna e Torino. A gennaio aveva detto sì a Baroni e al progetto, poi tutto si è interrotto: da un’intesa con Lotito e Corsi si è passati allo scontro, l’affare è saltato. L’Empoli è retrocesso, Fazzini vuole restare in Serie A.

All’epoca era valutato 12 milioni: la Lazio ne aveva offerti 10 più 2 di bonus. Quella potrebbe tornare ad essere la base. Sarri lo seguiva già da tempo, quando era ancora un talento da formare. Ora ha 22 anni, visione, passaggi chiave e qualità negli ultimi metri. A gennaio era finito fuori rosa dopo aver rifiutato il Napoli: vedeva nella Lazio un’opportunità più concreta per giocare.
L’altro nome è Andrea Colpani, rientrato a Monza dopo il prestito alla Fiorentina. Buon inizio, poi mesi difficili: panchine, infortuni e qualche scelta discutibile. Il riscatto obbligatorio era legato al raggiungimento del 60% delle presenze, fissato a 12 milioni.
Obiettivo mancato, tornerà sul mercato. Ha 26 anni e voglia di rilancio. Con Palladino ha giocato spesso da esterno nel 4-2-3-1, ma nasce mezzala: “Ho sempre fatto la mezzala ma volevo giocare più avanti perché vedo la porta. Con Palladino è cambiato tutto. Il mio calcio è tecnica, non muscoli, mi piace far divertire i tifosi“, una delle sue dichiarazioni. È un profilo che Sarri conosce e stima.
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Per l’attacco, è ancora tutto prematuro. Molto dipenderà da Taty e Dia: nel 4-3-3 c’è spazio solo per uno, andranno alternati. Un possibile rinforzo nel ruolo di centravanti verrà valutato in corsa. Prima dell’ufficialità del ritorno di Sarri, e prima della conferma dei big, la Lazio aveva sondato più profili. A marzo è stato trattato Durosinmi del Viktoria Plzen, a maggio è emerso il nome di Krstovic del Lecce. E poi Ioannidis del Panathinaikos, già seguito in passato. Ma ogni discorso è congelato, almeno per ora.