I momenti più intensi vissuti dalla Lazio nella sua storia il 6 giugno: giorno in cui Vincenzo D’Amico prese per mano la squadra e la portò alla salvezza
“La Lazio è stata gran parte della mia vita. La società che mi ha fatto crescere, che mi ha permesso di diventare prima uomo e poi calciatore. La squadra che mi ha fatto vincere uno scudetto e verso la quale ho dato tutto. Io faccio sempre una battuta e dico che Bob Lovati rappresenta il 51 per cento della storia della Lazio…e io il 49. Anche se si tratta di una battuta, io la ripeto sempre con orgoglio, perchè so che per questi colori ho dato tanto. Ci sono giocatori che hanno guadagnato l’amore dei tifosi andando sotto la curva o facendo dichiarazioni d’amore. Io attraverso quello che ho fatto in campo. Ho giocato quando non avrei dovuto, mi sono sacrificato anche quando i medici mi consigliavano di fermarmi e ci ho messo sempre la faccia”.
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Con queste parole Vincenzo D’Amico ha ricordato, in una delle sue ultime interviste, la sua avventura alla Lazio. Anni intensi, fantastici, ricchi di momenti intensi e da ricordare. Di vittorie straordinarie, di cadute improvvise e di risalite repentine: e di gare impossibili da dimenticare. Come quella disputata allo stadio Olimpico il 6 giugno del 1982
6 Giugno 1982, quando D’Amico salvò la Lazio…da solo
I biancocelesti di Clagluna, in piena zona retrocessione e con un piede in serie C ospitano il Varese, squadra allenata da Fascetti e rivelazione del torneo. Da una parte una formazione lanciatissima verso la A, dall’altra una squadra che cerca disperatamente punti salvezza. I tifosi biancocelesti, sfiniti per una stagione altamente deludente, ancora scossi per quello che era accaduto nei due anni precedenti (retrocessione a causa del primo filone del calcioscommesse, mancata promozione per un rigore fallito da Stefano Chiodi nella gara decisiva con il Vicenza all’Olimpico), sembrano non credere più alla salvezza e disertano lo stadio: sono 6000 i paganti per una gara che si annuncia decisiva.

Il Varese attacca e nei primi quindici minuti segna due reti: prima con Turchetta, poi con Buongiorni. La Lazio sembra sul punto di crollare; ma proprio nel momento più difficile, sale in cattedra Vincenzo D’Amico. E’ lui a prendere per mano la squadra e a realizzare una tripletta incredibile, che permette ai biancocelesti di ribaltare il risultato e portare a casa una vittoria fondamentale. Che frena la corsa del Varese (a distanza di anni Fascetti ricorderà ancora con amarezza quella sfida) e regala ai biancocelesti due punti salvezza.