Il tecnico biancoceleste ha le idee chiare ed ha evidenziato le priorità in vista del mercato. Ecco cosa pensa dei calciatori che lo scorso anno sono arrivati nel mercato estivo
Un’intera giornata passata all’interno del centro sportivo di Formello: per iniziare a tracciare una sorta di linea programmatica del futuro e studiare i piani di mercato. Senza dimenticare le date della preparazione (che si svolgerà all’interno del Training Center biancoceleste) e le prime amichevoli. Maurizio Sarri ha dato il via al suo secondo mandato come tecnico biancoceleste. L’allenatore toscano è arrivato ieri in tarda mattina nel cemtro sportivo biancoceleste e dopo aver incontrato il direttore sportivo Angelo Fabiani, si è intrattenuto a lungo con il Presidente Claudio Lotito.
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Una lunga conversazione, nella quale sono stati toccati tanti argomenti: il patron ha fatto da Gran Cerimoniere, guidando Sarri nella struttura e mostrandogli i cambiamenti effettuati nel giro degli ultimi quindici mesi. Il tecnico si è poi soffermato a lungo con il diesse. L’argomento principale riguarda il mercato. Allenatore e direttore sportivo cercheranno di allestire una rosa all’altezza della situazione. Sarri ha le idee chiare ed ha fissato i primi obiettivi.
Noslin, Tchaouna, Dele Bashiru e Gigot: la situazione
Ancor prima che pensare alle entrate, il tecnico spera di vedere uscire molti dei calciatori che ritiene esuberi. Il prossimo anno la Lazio giocherà solo trentotto gare di campionato e la Coppa Italia: inutile avere una rosa extra large. Sarri allenerà i suoi 14-15 titolari e completerà la rosa con qualche giovane. Non ha mai amato il turnover esagerato e ora potrà dedicarsi con maggiore attenzione alla preparazione di una gara a settimana. Non vuole musi lunghi e giocatori costretti a rimanere in naftalina. Ed ha già stilato un elenco di nomi di calciatori che non faranno parte del suo gruppo di lavoro.

Un’attenzione particolare è stata dedicata ai calciatori arrivati dal mercato la scorsa estate: Noslin, Tchaouna, Dele Bashiru e Gigot. L’intenzione del tecnico sarebbe quella di confermarne solo uno in vista della prossima stagione. Sarri non è convinto dell’adattabilità di Tchaouna. Il francese (che ha giocato poco in questa stagione) ha mostrato di avere fisico, progressione e potenza. Ma pecca in equilibrio e latita nella fase difensiva. Dagli esterni, Sarri pretende un lavoro diverso (basta ricordare quello che faceva in campo Felipe Anderson quando veniva utilizzato): difficile pensare che possa lanciarlo e dargli fiducia.
Solo Dele Bashiru può convincere Sarri
Discorso simile per Tijani Noslin. Nella testa del tecnico l’olandese non è un esterno puro: potrebbe trovare spazio come centravanti di riserva, ma in quel ruolo la Lazio ha già Castellanos e Dia e sta cercando altri calciatori (su tutti Francesco Pio Esposito). Noslin non è una prima scelta e potrebbe finire sul mercato. Con lui anche Samuel Gigot: il gigante francese è reduce da una buona stagione e sarebbe un’ottima alternativa. Ma le sue caratteristiche potrebbero non sposarsi appieno con i movimenti che il tecnico richiede ai centrali difensivi. Inoltre l’intenzione del tecnico è quella di avere quattro centrali: con la conferma di Gila e Romagnoli e puntando su Provstgaard, resterebbe solo un posto in rosa: a giocarselo saranno Patric e Gigot, con lo spagnolo (pallino di Sarri) favorito.

L’unico calciatore arrivato dallo scorso mercato e sul quale Sarri potrebbe lavorare con attenzione è Dele Bashiru: un pò per caratteristiche (il tecnico non disprezza centrocampisti forti fisicamente e in grado di attaccare lo spazio), un pò per necessità (al momento la Lazio non ha mezzali a disposizione oltre Guendouzi). ll nigeriano non rispecchia appieno il modello di palleggiatore che Sarri predilige per il ruolo di mezzala, ma ha velocità, prestanza fisica, inserimento e ha dimostrato una buona confidenza con il gol. Se il tecnico riuscisse a disciplinarlo, potrebbe essere una sorpresa sulla quale provare a scommettere.