L’ex campione della Lazio ai tempi di Zeman vede molto bene il ritorno del Comandante, ma stuzzica la società a seguirlo
Una Lazio in costruzione. Non è certo un cantiere aperto anche perché Maurizio Sarri conosce bene pregi e difetti della società e dell’ambiente biancoceleste. Oggi è tutto bello e tutti non aspettano altro che il Comandante torni sulla panchina, ma quando si comincerà a giocare, la gente, magari non tutta, pretenderà che la Lazio gioca subito bene o quasi. E se la partenza non è di quelle importanti o che quanto meno ci vada vicino, l’entusiasmo si potrebbe spegnere all’istante. Dalle stelle alle stalle e viceversa, come nella vita di tutti i giorni, ma nel calcio tutto aumenta dieci volte di più.

“Anche per questo la società deve tutelare il suo investimento e riprendere non tanto da dove si erano lasciati, ma prendere una direzione precisa senza che ci siano controindicazioni, Sarri vuole un giocatore che abbia delle caratteristiche? Si prende, basta“, la spiegazione semplice di Roberto Rambaudi che crede molto nell’allenatore anche se è rimasto deluso dal suo cammino alla Lazio.
Bello poter puntare su campioni come Pedro
La Lazio ha giocatori importanti, uomini su cui si può contare e Maurizio Sarri lo sa bene anche perché conosce la maggior parte di questi giocatori sanno quello che possono dare e quello che non possono dare. “La fortuna è anche quella che ha gente come Pedro, campione infinito che può dare tanto e a me piace l’idea che uno come Sarri possa partire anche da campioni di questo calibro, sono loro che hanno trascinato la Lazio ed è bello poter fare affidamento su giocatori e campioni di questo genere, ma serve anche altro e la società deve dare una grande mano a un tecnico che deve essere affiancato nel miglior modo possibile, non come in passato“.

Di sicuro però si deve fare chiarezza sugli obiettivi e per Rambaudi avendo Sarri e anche la possibilità di giocare solo il campionato, “mi aspetto una stagione importante anche se ci sarà bisogno di costruire una squadra attorno a elementi che ci sono già come Guendouzi, Rovella, Gila, Zaccagni e così via“.