La Coppa d’Africa 2025 rischia di portare via tre giocatori chiave alla Lazio di Sarri: l’allenatore prepara un gruppo ridotto ma dovrà fare i conti con le assenze
Solo il campionato e una rosa ridotta all’osso: la nuova Lazio ripartirà da qui, tra allenamenti mirati, niente coppe europee e rotazioni limitate, come vuole Maurizio Sarri. Ma – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – all’orizzonte c’è un ostacolo da non sottovalutare.

La Coppa d’Africa, tornata ufficialmente alla finestra invernale dopo il rinvio estivo causato dal calendario ingolfato dal Mondiale per club Fifa negli Stati Uniti, rischia di portare via tre giocatori per oltre un mese.
Dal 21 dicembre al 18 gennaio 2026, in Marocco, si giocherà una competizione che avrà effetti diretti anche sulla stagione della Lazio. E che potrebbe compromettere il progetto del Comandante, basato su un gruppo ristretto e ben definito: 19 calciatori di movimento più 3 portieri, numero a cui si punterà tramite una cernita severa e mirata sul mercato.
Il settimo posto, sfumato all’ultima curva contro il Lecce, ha consegnato la Conference League alla Fiorentina. Niente Europa, dunque, e “vantaggio” relativo per Sarri, che potrà focalizzarsi solo sul campionato, senza stress da turni infrasettimanali. Ma la Coppa d’Africa potrebbe presentare il conto.
Allerta Coppa d’Africa per la Lazio di Sarri
Dia (Senegal), Belahyane (Marocco) e Dele-Bashiru (Nigeria) rischiano di mancare per cinque settimane in piena stagione. Le loro convocazioni sono tutt’altro che improbabili: sono presenze fisse nei radar delle rispettive nazionali e, se confermati, lasceranno vuoti pesanti in rosa.

Soprattutto in mediana, dove Sarri avrà bisogno di continuità e certezze. Belahyane è l’alternativa designata a Rovella, mentre Dele-Bashiru ha chiuso l’anno in crescita, guadagnandosi spazio come mezzala.
La situazione si complica perché le tre nazionali coinvolte non sono comparse di passaggio. Il Marocco ospiterà il torneo e punta al titolo, il Senegal e la Nigeria hanno dominato i rispettivi gironi di qualificazione e saranno tra le favorite. Il rischio concreto è che i tre giocatori rientrino solo a fine gennaio, a torneo concluso.
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Un bel problema per chi sta impostando il proprio progetto su un organico ridotto, dove ogni pedina deve essere affidabile e disponibile. Per questo, nei piani estivi del club, sarà necessario inserire anche questa variabile: le assenze forzate dovute alla Coppa d’Africa vanno preventivate. Per non farsi trovare scoperti nel momento più delicato della stagione.