Christos Mandas brilla con la Grecia e punta a riconquistare la Lazio. Con il ritorno di Sarri, il duello con Provedel riparte da zero: chi sarà il numero uno?
Reset totale. Con il ritorno di Maurizio Sarri in panchina, si azzerano le gerarchie tra i pali: tutto torna in discussione, anche le certezze costruite durante l’ultima stagione. Christos Mandas – come riportato nell’edizione del Corriere dello Sport – riparte da quanto conquistato sul campo, ma dovrà dimostrare di meritarselo ancora. Intanto si gode la vetrina internazionale.
Ha debuttato da titolare con la Grecia, e l’ha fatto alla grande: 4-1 alla Slovacchia e rigore parato a Duda, con doppia prodezza tra i pali al minuto 11, quando il punteggio era ancora fermo sullo 0-0. È bastato per attirare attenzioni, conferme e consensi, anche in patria.
Sabato sera è arrivata la prima da titolare con la maglia della Grecia. Il ct Jovanovic lo ha premiato dopo un lungo percorso giovanile, completato proprio con questa convocazione. «La squadra ha vinto e io ho fatto una buona prestazione. Sono felice che sia successo a Creta, un posto che amo», ha raccontato nel post-partita.
Parole semplici, da ragazzo riconoscente, con la maturità di chi sa quanto sia importante il sostegno: «Ringrazio tutti per l’affetto e i complimenti, è fondamentale sentire la gente vicina». Domani sera il test con la Bulgaria chiuderà il ciclo prima delle vacanze, poi testa alla Lazio e al duello con Provedel.
Mandas, tra pressione e aspirazioni
È abituato a condividere il ruolo e la pressione. «Tra noi portieri c’è unità, ci aiutiamo ogni giorno, la competizione fa crescere». Lo stesso clima che ha vissuto nel club, dove ha preso il posto di Provedel sotto la gestione Baroni.
Il sorpasso è avvenuto a Bergamo contro l’Atalanta, poi otto presenze consecutive da titolare in campionato e venti totali contando anche Europa League e Coppa Italia. Con Sarri, però, si riparte da capo. L’ex Empoli e Chelsea si è sempre affidato a Provedel nelle sue due stagioni a Roma. Ora sarà lui a decidere se confermare la linea o valutare Mandas come reale alternativa.
Il rinnovo fino al 2029, firmato a marzo, è il segnale chiaro della stima della società. Un anno in più rispetto alla scadenza precedente e un ritocco dell’ingaggio per certificare la crescita. Nessuno, in quel momento, immaginava il ritorno del Comandante. Ora la partita si riapre: il ritiro di luglio a Formello sarà lo spartiacque.
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Le prime sedute e le amichevoli estive delineeranno il nuovo assetto tra i pali. Mandas dovrà riconquistarsi la fiducia, questa volta sotto lo sguardo esigente di Sarri. Il conto alla rovescia per il “nuovo” numero uno biancoceleste è appena cominciato.
