Dopo l’esperienza a Parma, Cancellieri torna alla Lazio deciso a convincere Sarri. In ritiro si gioca tutto: conferma, nuovo prestito o cessione
«Ha fatto un miracolo». Così Maurizio Sarri, il 28 gennaio 2023, alla vigilia di un Lazio-Fiorentina di campionato. Era la risposta a chi gli chiedeva di Matteo Cancellieri, che fino a quel momento aveva trovato poco spazio. «Veniva da pochissimi minuti a Verona, arrivato 16esimo. Qui in mezza stagione ne ha fatti 540. Ha fatto un miracolo».

Parole sincere, lo scatto istantaneo di un giovane ancora tutto da formare. Oggi, però, quel ragazzo non esiste più. Al suo posto c’è un calciatore cresciuto, temprato dal campo, pronto a prendersi la prossima occasione. Forse la più importante.
Il ritorno a Formello, dopo l’annata al Parma, sarà lo snodo di un percorso che – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – potrà riportarlo a vestire stabilmente la maglia biancoceleste. Oppure aprire, di nuovo, il capitolo di un addio.
Dopo l’esordio col Verona, la Lazio lo aveva scelto come investimento per il futuro: giovane, italiano, doti interessanti. Ma anche acerbo, come Sarri sottolineò fin da subito. In quella prima stagione a Roma non trovò mai continuità: 602 minuti totali, nessun gol. Così è iniziato il giro d’Italia: prima Empoli, poi Parma. In Toscana ha raccolto 36 presenze con 4 gol, in Emilia 27 e 3 reti.
Cancellieri, in ritiro per convincere Sarri
Numeri alla mano, niente di clamoroso. Ma il salto sta altrove. Nella fiducia, nella testa, nella crescita. Cancellieri ha ritrovato se stesso. È diventato più completo, più presente, più maturo. Il Parma ha apprezzato il suo contributo, ma ha scelto di non esercitare il diritto di riscatto.

Tornerà a Formello con una nuova consapevolezza, in un contesto che ripartirà quasi da zero: gruppo snellito, massimo 19 giocatori di movimento, rosa da rifondare. E allora, classe 2002, rappresenta un’opzione già in casa. Sarri lo conosce bene, sa come muoverlo: esterno nel 4-3-3, ma anche punta centrale all’occorrenza, come già accaduto in assenza di Immobile.
I piedi ci sono, gli strappi anche. Quello che serve è precisione nelle scelte e cattiveria sotto porta. Le doti tecniche non si discutono, ma serviranno affidabilità tattica, carattere, disponibilità al lavoro. Tutto ruoterà attorno al ritiro di luglio. A Formello, Sarri vorrà valutarlo giorno per giorno: negli allenamenti, nelle prime amichevoli, nei comportamenti.
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Se risponderà presente, potrebbe restare. In caso contrario, verrà valutata l’ipotesi di un nuovo prestito – magari all’estero – o addirittura una cessione a titolo definitivo, se dovessero arrivare offerte congrue. Cancellieri parte con un vantaggio: è già a libro paga, ha zero impatto economico, e soprattutto ha fame. Ha voglia di dimostrare. Non gli è stato promesso nulla, e nemmeno gli verrà regalato. Ma ha una nuova occasione da giocarsi. E magari, un altro piccolo “miracolo” da compiere.