Criptico il presidente della Lazio rispetto a un grosso pezzo di stoffa che è stato appeso su un balcone di un palazzo davanti al Parlamento
Uno striscione contro Lotito. Gigantesco. Non come tanti altri, ma assai particolare anche perché esposto non allo stadio Olimpico o fuori Formello, bensì davanti a un posto istituzionale come il Parlamento. Un grosso pezzo di stoffa dove si contestava Lotito e dove si chiedeva al patron la frase che campeggia da diverso tempo per chi vuole contestare il presidente laziale con un “libera la Lazio”. Una cosa eclatante di cui tanti hanno parlato perché ben visibile a tutti in pieno centro di Roma e davanti a Montecitorio, una foto che non faceva che rimbalzare da una chat all’altra fino a quando non è diventata quasi virale.

E Claudio Lotito e il suo staff non l’hanno presa affatto bene tanto che per la prima volta da quando ci sono episodi simili, il patron laziale ha risposto con un comunicato criptico, indirizzandosi nei confronti di qualcuno che pochi hanno intuito. “Un gesto strumentale, utile solo a spostare l’attenzione da evidenti difficoltà gestionali e istituzionali che altri stanno affrontando in questo momento“, hanno fatto sapere fonti vicine al presidente della Lazio, Claudio Lotito sullo striscione incriminato apparso oggi 11 giugno a Piazza Montecitorio con la scritta: “Lotito libera la Lazio”.
Lotito replica sullo striscione: ecco con chi ce l’ha
Per chi sta vicino al presidente della Lazio, l’episodio, in questione, viene interpretato come “un maldestro tentativo di dissimulare fallimenti in settori che nulla hanno a che vedere con la Lazio, ma che oggi si trovano in un momento critico sotto gli occhi di tutti. Nel mondo dello sport – proseguono le fonti vicine al numero uno biancoceleste – non sembra più esserci spazio per un confronto trasparente e rispettoso. A pagare è sempre chi si assume responsabilità vere, chi mette la faccia, chi lavora ogni giorno per garantire solidità, rispetto delle regole e una prospettiva concreta di crescita“.

Per il presidente della Lazio non sarebbe un gesto spontaneo, anche perché si è subito informato su chi fosse il proprietario dell’appartamento e pare sia un signore di circa ottant’anni, un vecchio e pimpante tifoso biancoceleste che non sarebbe molto favorevole al presidente Lotito. Quest’ultimo, però, crede che non sia proprio un gesto dettato dalla spontaneità e quando fa alcuni riferimenti sui fallimenti altrui che poco c’entrano con la Lazio, sembra tanto avercela con chi in questi ultimi giorni si è un po’ attaccato, ovvero col presidente Gravina, ma è solo una sensazione ed difficile che il presidente della Federcalcio possa fare una cosa del genere. “Il tentativo di sovrapporre ambiti differenti – istituzionali e sportivi – è il sintomo di un vuoto di contenuti. La Lazio, invece, è una realtà concreta, con una struttura societaria trasparente e con una visione chiara del futuro. La passione biancoceleste merita rispetto, non strumentalizzazioni di facciata. Il presidente Lotito continuerà a lavorare con impegno e determinazione, come ha sempre fatto, assumendosi l’onere e l’onore di ogni scelta. In prima linea, senza nascondersi mai”.